RIFLESSO

Il giorno appoggia

il suo sguardo su di me

e, improcrastinabile

arriva l’attimo

che mi attraversa

con l’intensità

di secoli di storia;

in quest’effimero e infinito istante,

le domande che rivolgo all’universo,

trovano risposta

nell’incommensurabile eco

che, come un onda

spolvera ogni angolo buio.

Adesso il mio riflesso

si espande, perde i confini

e viene al mondo

con la coscienza universale.


COSE SEMPLICI

Ci sono le cose semplici….

quelle che, non riesci a vedere,

confuso dalla corsa verso l’inutile avere….

Ci sono sorsi di vita, che, distratto trangugi

come un atto dovuto, e

che io ho imparato a sorseggiare,

come preziosi atomi d’ossigeno….

e tazze di thè o anche di te stesso,

di paure di solitudine condivisa,

con assenza di mani tese,

che ho imparato a lasciare aperte

come un leggio che sorregge la tua tazza-
Le cose semplici….

i respiri i profumi che invadono i tuoi sogni

e ne fanno crostate dal sapore sublime….

Le cose semplici,

le uniche capaci di sorreggere gli animi,

come genuini biscotti

delle nonne di un tempo….

Le cose semplici,

che porto con me

in ogni secolo, in ogni attimo,

e che, con umile pretesa dono a te!


L’ABBRACCIO

L’abbraccio cornice di un sentimento

dall’infinito tepore,

che confina ed espande

il trascorrere di emozioni

che fluide morirebbero

in mari d’indifferenza.

L’abbraccio mi fortifica,

sorregge i miei respiri,

facendomi diventare

parte del polmone

che nutre la terra.

L’abbraccio contiene

il mio esistere,

altrimenti destinato ad esondare,

lasciando secca la mia oasi.

L’abbarccio sei tu, che mi rendi

parte di un tutto assoluto,

all’interno delle mura che innalzi

a difesa della mia anima.


AMARE L’ATTIMO

Ho amato un attimo, ne ho sfiorato i confini
e la musica ha preso vita;
le mani allungano l’anima oltre la materia
e la poesia dipinge il mondo.
Note accorate che scintillano…
attorno al mio esistere ,
che mi accompagnano e
con abbracci dall’infinita armonia
mi sorreggono ogni volta
che il cuore vacilla.
Adesso ignara della loro movenza
le mani mi plasmano
come vaso d’argilla, ed io
prendo la forma che il creato
ha pensato per me.


IL SAPORE DEL ROSSO

Il colore che attraversa un’esistenza
ha il sapore della frutta matura,
lascia tracce d’istanti caldi…
e pervade l’anima del bosco
che esiste in ognuno di noi.
Il colore che annuso nell’aria
ha il suono di un autunno
che non abbandona,
che accompagna i passi incerti
sopra ponti che portano
dalla parte dell’anima.
Il colore che l ‘occhio percepisce
in quest’attimo è
la passione per ogni vita
a cui ho donato ascolto,
seminando briciole di rosso
dove prima era terra sterile.


COME LA FENICE

Il massacro che ha pervaso
ogni centimetro del tuo essere,
ha insinuato in ogni spazio…
distese di foglie morte, che
ad ogni parola diventano incendio.
In mezzo alle fiamme
i tuoi contorni perdono l’esistere,
e tu con loro….
Vorrei stringere e sorreggere
quel dolore, ne vorrei cancellare l’ombra,
ma quando gli occhi tornano ad esistere,
tu sei davanti a me ,
e come la Fenice
sai risorgere da te, dalle ceneri ,
dal dolore e dall’incomprensione,
e trasformi il nulla e il buio,
in tutto e luce.
Tu, la mia Fenice, ora ti vedo!