BUONA FORTUNA !
Le parole rotolano
Rimbombano
Prendono forma
Si materializzano
Grondano sangue
Ora tutto ha voce
Lacrime rigano un viso
Che peccato vederti piangere!
Lo so è la vita
Siamo l’albero germogliato dal seme
Che trovò rifugio tra le zolle delle memorie
Le radici affondano nel ventre della terra
Uomo-cosmo
Cosmonauta
Va
Cresci
Viaggia
Affannati
Dissolviti
Ondeggia al vento e sii forte
Irrobustisci il tuo corpo
Il tuo scheletro
Il tuo tronco
Sputa in faccia al cielo
I tuoi frutti
Viola
Rossi
Gialli
Neri
Dolci
Velenosi
Bagna di sugo maschile
La calda e soffice mano
Che ti stringe
Che ti palpa
Che ti impugna
Che ti raccoglie
Sii fiele nella bocca di chi vuol solo saziarsi
Ammala – deforma – uccidi
Sarò lercio e marcio
Sarò solo in terra
Sarò la rovina del raccolto
Cibo per vermi
Humus per la terra
Merda che da vita
Un giorno sarò cosi grande e forte
che potrò sovrastare il mio giardino
Un giorno sarò cosi vecchio e consumato
Da sentirmi saggio
Un vecchio saggio in un giardino
Con fatica
Insulti e sputi
Mozzava un gigantesco albero
Raderò tutto al suolo cantava
Qui sorgerà il mio tempio
E non sarà di pietra
E non sarà di vetro
Non avrà ingressi
E non avrà finestre
Nessun decoro
Niente mura
Niente campane
Nessun altare
Sarà maestoso
Imponente
Infinito
Misterioso
Vivo
Sarà il respiro nel silenzio
Una preghiera in guerra
Un requiem ad una bimba morta
Sarà il nulla
Sarà nel nero di uno scialle di una vecchia vedova rugosa
Saranno ali spezzate su spalle d’un gobbo angelo ebbro
Sarà un buco nello stomaco
Sarà il vuoto di un aborto
L’urlo del nascituro
Sarà il mio tempio
Il cordone ombelicale
Il taglio netto
La lama che separa
Il grembo che si svuota
Una figa bagnata e aperta che ti sputa alla vita
Che ti lancia nel mondo
Con due pacche sul culo
Un bacio sulla fronte
Il mi raccomando di tua madre
Tra gemiti e sorrisi
Tra lacrime e soddisfazioni
Con tonnellate di sogni ammucchiati nel cuore
E tutte quelle scatole buttate li
All’ingresso
Nell’anticamera del tempo
Ora va
Prendine una
Dimentica
Parti
Buon viaggio
Buona fortuna!
Cumulo d’ossa
Ho inchiodato nel tetto il mio sguardo.
Nel voluttuoso tetto celeste
il mio sguardo ho piantato.
Ho sciolto i miei occhi
nel nero inchiostro della notte,
bagnando di bianca luce,
Il mio cumulo d’ossa.
Adesso…….
Giace, sospeso supino,
il mio esile corpo,
involucro dell’anima ansiosa;
mentre dentro il mio ventre,
la cecità del dubbio risplende.
Sotto le stelle,
Sopra i diamanti,
tra cielo e terra
Voglio restare!
Ho schiodato da me, la mia pelle.
Dal vecchio mio corpo,
la mia pelle ho schiodato.
Ho sciolto i miei capelli
nel nero inchiostro della solitudine.
Ho incoronato nel pallore dell’angoscia
Il cranio della rinascita.
Ho riportato all’orizzonte il mio sguardo.
Nei loro buchi i miei occhi.
Mi son messo in piedi.
Ho fatto due metri
Mi sono chinato ed ho bagnato,
di bianca luce,
il mio cumulo d’ossa.
…DIO LIQUIDO…
Amaranto di bosco
e di sangue e sabbia
calda
bagnata
dura e larga
Stridore Fiato Ferraglia
Odore che macchia la mente
Muscoli tesi
Rigido soffio
Poca saliva
Ombre
Fantasmi
Amori
Liquidi
Genitali
Peli
Seme
Se Me
o
Se Te
Ho sete
Ora
ho
sete
Ho atteso
Ho atteso il mattino
Le luci
Le voci
I passanti
Acqua che corre
sotto il marciapiede
Acqua che corre
raggiunge la fogna
Vodka che scende
sotto il marcio geme
Vodka che scende
silenziosa mi consuma.