11008770_1609472182604993_7952085228348918282_oAlessandro è nato a Grumo Appula il 7/12/1984 e dopo alcuni mesi gli è stata diagnosticata una forma di atrofia, ora nota con il termine SMA (atrofia muscolare spinale). Quindi la sua vita è stata fin da subito “atipica” (per esempio la sua infanzia è stata caratterizzata da frequenti ricoveri in ospedale). Ha comunque avuto accesso alle scuole elementari grazie alla sensibilità dell’allora direttore Tommaso Regina e grazie alla disponibilità delle insegnanti che hanno accettato l’incarico da lui conferito. Ciascuna delle tre maestre andavano a casa sua per due ore alla settimana: quindi ogni sette giorni aveva solo sei ore di lezione. Ho sostenuto l’esame di quinta elementare a scuola in un’aula separata.
Alle scuole medie, invece, è stato installato un videotelefono in modo che lui potessE seguire da casa le lezioni tenute in classe (l’installazione è stata seguita da articoli su giornali locali e un servizio del TG 3 regionale e TG norba: insomma il preside non ha perso l’occasione di farsi pubblicità). Comunque a causa degli elevati costi tariffari e a causa dei fondi economici limitati, avevAo a disposizione solo dodici ore di collegamento alla settimana, e quindi, essendo il programma scolastico più impegnativo rispetto alle elementari, è dovuto andare in classe ogni giorno, accompagnato da sua madre che restava con lui per tutte le ore. Poi quella tragica notte d’inverno: a causa di una crisi respiratoria, dopo un paio di corse in ambulanza tra la negligenza di alcuni medici e la tempestività istintiva dei miei genitori, è finito in una sala di rianimazione dalla quale è uscito dopo circa due mesi grazie anche, e soprattutto, all’affetto e alla vicinanza dei suoi genitori che dopo alcuni giorni hanno avuto il permesso di assisterLO a turno.
Tornato a casa, ha ricominciato a seguire le lezioni, tutte tramite videotelefono, usufruendo delle ore che avevo risparmiato nei mesi precedenti. Dopo pochi giorni ha ricevuto anche una bella sorpresa: Alessandro Del Piero è andato a trovarlo a casa. Dopo circa un anno ha sostenuto l’esame di terza media a casa, ottenendo, come sempre, il massimo della valutazione.
Dopo le scuole medie ha scelto di proseguire gli studi presso il liceo scientifico, sebbene i suoi genitori considerassero “più comodo” l’ITC, sito nel suo stesso paese di residenza. La sua scelta, invece, si è fin da subito rivelata giusta. Il preside Giuseppe Montemurro si è subito interessato del suo caso, con la stretta collaborazione della professoressa di letteratura Maria Teresa Capozza. Al liceo ha avuto la possibilità di seguire in videoconferenza tutte le ore di lezione , senza limite di tempo (spesso il collegamento veniva lasciato aperto anche nelle ore vuote, in modo che restasse in contatto con la classe). Durante i cinque anni , ha utilizzato tre sistemi di videoconferenza : per qualche giorno il vecchio videotelefono, poi un computer con software e scheda dedicati, infine un nuovo sistema di videoconferenza da collegare al televisore. Al liceo gli hanno dato anche la possibilità di essere assistito da un’insegnante che, come precedentemente aveva fatto sua madre, gli prestasse le sue braccia per scrivere e la sua voce per comunicare con la classe, essendo la la voce di Alessandro flebile e non facilmente comprensibile. Per circa due anni è stato assistito da un’insegnante di educazione fisica, la quale, dopo il suo trasferimento, è stata sostituita da Giuliana Gatti (poi diventata amica di Alessandro). Con Giuliana, Alessandro è subito entrato in sintonia ed è diventato tutto più facile, anche in virtù dei suoi requisiti professionali: avendo frequentato il liceo scientifico anche lei ed essendo laureata in Fisica, era particolarmente idonea ad assistermi. Quindi nel 2003, sempre con l’assistenza di Giuliana, Alessandro ha sostenuto gli esami di maturità, utilizzando sempre il sistema di videoconferenza (durante le prove scritte i professori hanno fatto a turno a casa sua per verificare che tutto si svolgesse correttamente). Così ha concluso i miei studi liceali: grazie al preside, ai professori e ai compagni sono stati anni bellissimi, nonostante la crisi del terzo (dalla quale Alessandro è comunque uscito più grande e più forte di prima).
Conseguita la maturità scientifica con la valutazione di 100/100, Alessandro avrebbe voluto proseguire gli studi presso la Facoltà di Matematica. Ma all’Università di Bari la storia è stata completamente diversa. Con circa sei mesi di ritardo, dopo tre articoli su “la Repubblica”, è stato installato un sistema di videoconferenza. Il terzo articolo annunciava che tutto sarebbe stato presto risolto. Ma non è stato proprio così: restava la questione importante di chi avrebbe dovuto assistere Alessandro. Lui avrebbe preferito Giuliana Gatti, perché, in virtù dei suoi requisiti professionali e della sua esperienza avuta con me negli anni precedenti, era l’unica in grado di affrontare senza problemi la situazione non facile. Per motivi economici e di punteggi relativi all’insegnamento (senza i quali Giuliana avrebbe avuto molte difficoltà a trovare lavoro in futuro) e per mancanza di impegno da parte del rettore e dei suoi collaboratori, la questione non è mai stata risolta. Qualche anno dopo, Alessandro Si è ritrovato nei panni di poeta. Ad oggi (2015) ho pubblicato due raccolte di poesie.