La parola

La parola
oh si la parola
la magia della parola
il suono la sua armonia
la parola usata la parola dimenticata
la parola che esprime la parola sorda
la parola cupa la parola indifferente
la parola che tradisce
la parola che non capisci
la parola seria la parola sola
la parola che racconta e si racconta
e la parola tra le parole una parola tra mille
sì la parola
l’incantesimo della parola
chi siamo senza le sue verità
questa parola sdrucciola quasi bagnata
la parola usata la parola abusata
la parola costretta la parola mai nata
la parola persa la parola che non serve
la parola che ti inchioda la parola pensata
la parola goffa la parola camuffata
la parola schiava la parola senza senso
la parola che non c’è la parola che non vuole
sì la parola
la bellezza della parola
la sua inondante e delicata forza
la parola che suona la parola che ti strega
la parola che ti insegna la parola divina
la parola che leggi la parola che ascolti
la parola che vorresti dire e non ci riesci
la parola sussurrata per amore
la parola gridata quando la rabbia non parla
la parola che cerchi e non trovi
la parola che cade la parola rapita
sì le parole
che il mondo fanno girare
con le loro storie e le loro suggestioni
la parola che parla e quella che racconti
la parola che non si ferma e ti trafigge il cuore
la parola ancora da inventare e quella che non esiste
la parola che non sai e quella che non vorrai mai sapere
la parola antica la parola amica
la parola che usiamo e quella che buttiamo
la parola storpiata la parola esagerata
la parola sfruttata la parola che non si arrende
sì la parola
la nostalgia della parola persa
la sua magica e triste storia che mai finisce
la parola nascosta che non si trova
e quella che non vogliamo nemmeno cercare
la parola che fa male la parola che consola
la parola che ti inchioda la parola falsa
la parola che ti guarda in silenzio e ti perdona
la parola che rimane la parola che svanisce
l’ultima parola o quella sempre ripetuta
la parola che ti scordi e quella che si ricorda sempre di te
sì quante parole
per capirci per comprendere
per desiderare per amare per pregare
la dolcezza della parola la rabbia della parola
la parola che non comprendi ma lo fai con gli occhi
la parola che non serve ma tu la dici
la parola che leggi la parola che scrivi
la parola che dipingi la parola che canti
la parola che suoni la parola che scolpisci
la parola che crei la parola che immagini
la parola che vivi la parola che saluti
sì le parole
la loro infinita magia
nell’essere uniche e mai sole
siamo noi le parole siamo noi il loro tempo
le parole sono i sogni quelli trovati e quelli dimenticati
la parola si cerca sempre
quando la vita e le persone si aspettano
le parole sono i poeti le verità che raccontano
e dentro ciascuna parola attendono in silenzio
le parole sono i pittori che disegnano lo spazio nascosto
e ti accompagnano con i loro colori alla sua scoperta
la parola è la musica che suona se stessa
la sua rabbia la sua piacevolezza il suo impeto
la parola è il fragore dello scalpello che cerca
nel marmo verità da raccontare al tempo
fermiamoci finche l’età
ci regala fiato
e ridoniamo le parole alle parole


 

Estratto dal Monologo “Questa pace ritrovata”

Polvere,
qui respiro solo polvere
mi par di soffocare
occhi,
prima mi servivano per guardare
adesso solo per chiuderli
sudore,
qui c’è solo sudore acre
un fetore forte che ti penetra dentro
odore,
sento un olezzo disgustoso come fosse urina e muco infermo
solo le mani al naso per respirare;
poi dal camion si scende tra urla e spintoni
al buio e a piedi scalzi in un tugurio
per ore e notti senza un domani stiamo,
ci da forza la preghiera
perchè solo le parole ancora abbiamo;
urla,
lamenti soffocati da mani amiche
vibra il corpo all’ultimo respiro
buio,
non si vede
ma si sente forte la paura
rumori,
secchi assordanti sconosciuti
che fanno terrore anche se solo pensati
cuore,
sembra che batta cosi forte
e che gli altri lo ascoltino;
e questo giorno nuovo e maledetto che viene
si scruta l’orizzonte in cerca di una barca
grande piccola gialla o nera a remi o a motore
basta che parta, basta che ci porti via da questo orrore
basta che ci salvi da questo strazio, da questo gelo d’estate
dove un fiore non ha nemmeno la sua terra ed acqua per crescere
muto, divoro il silenzio e questa attesa ruvida e vuota
basta
basta che finisca
presto, adesso;
sole,
veste d’aurora il pallido mare
nella speranza di un sogno
acqua,
tutt’intorno è mare su questa barca
mare sotto sopra da ogni parte
destino,
non c’è pace dentro
fino a quando non conosciamo la sua strada
fame,
è tanta ma non si sente
solo pesanti membra indurite
sete,
siamo l’acqua tra acqua che non c’è
illusioni di vite spezzate;
poi ci si ferma
tutt’intorno mare nero
un silenzio agghiacciante
il rumore vibrante del motore più non c’è
grida a grida si sommano, sguardi atterriti a urla disperate
questo barcone una bara indifesa
tonfi sordi e goffi di gente a mare
e schizzi e urla ancora che squarciano il silenzio buio e dannato
rimbalzano sullo scafo corpi indifesi che poi si aggrappano invano
non è vita, ma solo morte
attorno;
mare,
freddo come un brivido d’estate
aggrappati al destino stiamo
mani,
intirizzite e pallide
cercano forza da regalare al cielo
vestiti,
pesanti e bagnati affondano i corpi
stremati lividi tremanti
voci,
senza più un nome da urlare
ma solo preghiere da recitare di nascosto;
(… continua)