CAMBIO BIRRERIA

Il foglio bianco mi spaventa
Giro nudo per la stanza
Tu mi chiedi un gran bel pezzo
Ma non ho scritto ancora un cazzo
Ho il tuo sound nel cervello
Con le cuffie mi martello
Sto svenendo in questa stanza
Dovrei chiamare un’ambulanza
Vuoi un testo sul sociale
Ma io or mi sento male
Esco nudo per la via
Prendo e vado in birreria
Una volta nel locale
chiedo e bevo il mio boccale
Ho il tuo sound ancora in testa
Ora fumo e faccio festa
Mi ritrovo poi vestito
vorrei mostrare il terzo dito
Ad un agente un po’ incosciente
Che mi chiede la patente
Il tipo ha anche la mitraglia
E una torcia che mi abbaglia
Mi consiglia di andar piano
Ha straripato il Garigliano
Lo saluto e vado via
Torno indietro in birreria
Ho una scura che mi aspetta
E non porto alcuna fretta
Una volta nel locale
Chiedo e bevo il mio boccale
Ho il tuo sound ancora in testa
Ora fumo e faccio festa
Me la rullo sul bancone
Ma poi arriva un gran coglione
Che si esalta in modo strano
Fossi in lui ci andrei un po’ piano
Ride e sfotte una ragazza
Ora ho la faccia pazza
Io lo spingo sulla porta
E al barista non importa
Esce e impreca per la via
Sono ancora in birreria
Ho il tuo sound ancora in testa
Ora fumo e faccio festa
Vuoi un testo sul sociale
Sono ancora nel locale
Io raccolgo la tua sfida
Ma poi arriva una gran figa
Ora ordino per due
Lei ha fame e mangia un bue
Io consumo il mio boccale
Pinta chiara per cambiare
Lei mi parla dei suoi sogni
Dei sui viaggi dei suoi sbagli
Io sbadiglio lentamente
Vorrei scoparla solamente
Chiudo gli occhi dolcemente
lei mi urla nella mente
Questa è proprio un’agonia
Quasi quasi scappo via
Apro gli occhi poi di colpo
Al mio tavolo c’è un polpo
Devo esser proprio fatto
Questa ha i baffi come un gatto
Chiedo scusa e vado in bagno
Urlo e impreco per lo sbaglio
Pago il conto e vado via
Esco e cambio birreria
Ho il tuo sound ancora in testa
Nel locale c’è una festa
È un amico tutto apposto
E mi invita a prender posto
Bevo e fumo in allegria
Questa è proprio casa mia
Niente sbagli baffi o gatti
Questi qui son tutti matti
Se ogni storia ha una morale
Questa qui poi non è male
Quando inizi a veder doppio
Lascia il sesso e pensa all’oppio.


Odora ancora

Il tuo profumo nella stanza è qui da più di un’ora
Abbiam discusso mi hai spiegato però fallo ancora
Litighiamo ci scanniamo ma tu poi sorridi
E io non posso fare altro che toglierti i vestiti…..i vestiti!!!
Non sono certo
Quella persona così sicura che è nel tuo letto
Sono molto più i miei dubbi che le certezze
Ma curo e mi rincuoro con le tue carezze…..le tue carezze!!!
Poi siam partiti
Per l’inferno questo è il bello ma siam ritornati
Anche se quegli anni là ormai ce gli han rubati
E i biglietti per il ritorno non ce gli han regalati…..regalati!!!
Scrivo spesso
Certe notti io non dormo e vien fuori un testo
Ora non è più un romanzo ma a me poco importa
Meglio certo che prender a calci quella porta….quella porta!!!
Ora ho sonno
Ma poi chiudo gli occhi è penso a mio nonno
Ha lavorato fino al giorno del suo funerale
E se ne andato via per sempre senza salutare….salutare!!!
Lui era tosto
E a S.Pietro io credo che avrà proposto
Di costruire un palazzo per fare più posto.
E magari gli altri l’avran preso tutti per un demente
Ma lui proprio si annoiava senza fare niente…..fare niente!!!
Brucia ancora
Il ricordo di mio zio volato in cielo e ora
Tutta quanta quella folla che era al suo funerale
Che fine han fatto quando noi avevamo fame?…..avevamo fame….
Come sempre esco
Fuori tema e dal contesto di ogni mio testo
Che dovrei decider finalmente a trasformar in canzone
…ma già so che chi la canterà sarà un coglione!….sarà un coglione!!!
Ora chiudo
Il pc da dove scrivo il mio messaggio muto
Era meglio quel quaderno ricco di promesse
Quell’inchiostro sopra un foglio fatto di carezze….di carezze….


Scrivo nella notte

E scrivo nella notte per cercare di stare bene
Carico la stilo ed allevio le mie pene
Il posacenere riempito mi tiene compagnia
E il foglio già macchiato interrompe l’agonia
Dovrei tornare a scuola e arricchire il mio sapere
Ma ora ho una scura che riempie il mio bicchiere
Guardo fuori la finestra ed il mare è sempre là
Accorcio poi lo sguardo e c’è la Panda di Papà
Sulla panchina in strada illuminata da un lampione
C’è ancora quella frase che ho firmato col mio nome
Parlava di futuro ribellione e libertà
Parlava di giustizia di rispetto e verità
E scrivo nella notte per cercare di stare bene
Carico la stilo ed allevio le mie pene
Il posacenere riempito mi tiene compagnia
E il foglio già macchiato interrompe l’agonia
Cerco di far piano e non svegliare mai nessuno
L’agenda mi ricorda che oggi è già trentuno
I giorni non si fermano neanche stando svegli
E il tempo che trascorre non ripara i nostri sbagli
Raggiungo piano il frigo che è già vuoto il mio bicchiere
Ho la scorta illimitata tutta la notte potrò bere
Ne accendo ancora una che mi annebbia poi la vista
Vorrei tanto andare in bagno ma non trovo una rivista
E scrivo nella notte per cercare di stare bene
Carico la stilo ed allevio le mie pene
Il posacenere riempito mi tiene compagnia
E il foglio già macchiato interrompe l’agonia
Una luce appena accesa nella casa di un vicino
Ricorda mio malgrado che ormai è già mattino
Mi godo ancora il buio il silenzio e la poesia
Tra un po’ un nuovo sole spezzerà quest’alchimia
L’inchiostro ormai finito ed il foglio non più bianco
Mi convincono a prender sonno e staccarmi un po’ dal banco
Devo riposarmi che tra poco si lavora
Non importa se a quest’ora si è svegliata già l’aurora.
E scrivo nella notte per cercare di stare bene
Carico la stilo ed allevio le mie pene
Il posacenere riempito mi tiene compagnia
E il foglio già macchiato interrompe l’agonia.