Vasco, Roxy Bar, Stupido Hotel… e un Drago da tassare come bene di lusso!!!

E’ un’ora tarda per programmare un’intervista, e lo è anche per scrivere un articolo sinceramente, tanto che decido di recarmi al bar. Se sono fortunato trovo ancora aperto.

Solitamente di sabato notte il mio amico barista è molto più rilassato del solito, la domenica è il suo giorno di chiusura e spesso ci chiudiamo dentro in pochi consumando le ultime scorte di alcolici settimanali.

Piove, ma decido comunque di andare a piedi e quasi vengo investito da una macchina che cerca di schivare un tombino aperto. In alcune strade cittadine basterebbero dei “dossi” e un minimo di manutenzione sugli scoli fognari per evitare morti, ma le multe e i ritiri di patente rendono di più.

Contento per lo scampato pericolo proseguo la mia marcia verso il locale. Attraversando i giardinetti adiacenti al bar, non posso fare a meno di ricordare i tempi andati e le botte date e prese in quel luogo. Non ricordo con quante ragazze sono stato all’ombra di quei pini, ma ricordo ogni singola litigata, del resto i baci vanno e vengono ma un calcio nelle palle no! Un calcio nelle palle è per sempre!!!

Finalmente giungo alla meta. Un enorme scritta stile aula di tribunale accoglie i clienti ma, invece dell’ironica frase “La legge è uguale per tutti”, qui si legge la molto meno ironica “Agli astemi Dio neghi anche l’acqua”.

Come ogni sabato a quest’ora il locale è deserto anche se generalmente al quinto o sesto rum inizia ad affollarsi. Tra una lavata al bagno e una pulita al bancone, il mio amico ha già riempito tre volte i nostri bicchieri, mentre io leggo accanitamente un articolo di giornale sulle riforme governative. Sembra che vogliano tassare gli animali domestici come beni di lusso e io non so come comportarmi in tal senso.

Anch’io posseggo un bene di lusso, si chiama Vasco. E’ un drago che invece di sputare fuoco… canta!!! Di solito mi appare sulla spalla destra dopo la quinta o sesta pinta di birra, ma in giornate particolari anche di mattino presto dopo il caffè. Questo drago ha poteri anomali, particolari. Non è come l’angioletto o il diavoletto che tirano l’acqua al proprio mulino, consigliandoti determinate azioni in base ai loro interessi. Il mio drago non dà consigli, non giudica, mi lascia libero di scegliere, di sbagliare… di non ritornare. Ora per esempio è qui, si è appena tracannato un whisky e sta per popolare il bar. Già, Vasco ha questo potere, ti fa incontrare persone che mai avresti pensato di conoscere. Sono qui, sono tutti nel Bar. Simo e Ory sono intente a rullarsi un T-rex di pregiata fattura. Pia fa ascoltare a Roby il suo nuovo singolo. Pasquale, Roberto e gli Anonimi Vascolisti… tutto sembrano in questo bar meno che anonimi. Facce diverse, scomode, perse nei propri guai, nei propri problemi ma unite da un cordone ombelicale grazie alla magia di un drago. Ora mi sorge un dubbio: Dovrò dichiarare il mio drago al fisco? Per uscire dalla crisi, tasseranno anche le emozioni?

Cerco di non pensarci, consumo sigarette e alcool con l’allegra compagnia fino alla chiusura del locale, fino al sorgere del sole. Il bar non ha un vero e proprio nome, ma tutti noi amiamo chiamarlo Roxy… chissà perché…

E’ ormai l’alba, il Roxy chiude e da lontano si scorgono le luci di un insegna, è il Bar Mario che si appresta ad aprire. Noi non siamo i ben accetti in quel posto. Lì, hanno tutti la spocchia baristi compresi. Decidiamo di incamminarci a piedi verso una nuova meta. Più in alto, molto più in alto, quasi alla fine dell’universo conosciuto c’è lo Stupido Hotel, e il drago ha già prenotato una stanza per tutti i suoi amici!!!