Avrei voluto… ma mio padre disse NO!

Eh si! quante volte nella vita di ognuno di noi ci siamo detti avrei voluto… essere, fare, viaggiare, bugia chi dice di no! Io avrei voluto cantare!
Avevo 5 anni quando mio padre, Pietro, iniziò a farmi conoscere l’opera, la prima fu il Barbiere di Siviglia, il baritono Gino Bechi era Figaro, opera che non dimenticherò mai perché legata alla fine della guerra, le strade prive di luci. ma io ero felice: andavo con mio padre a vedere l’opera, una passione che lui esprimeva cantando nel coro lirico dello Sferisterio di Macerata, la sua città natale. A sua volta aveva uno zio tenore che ebbe la fortuna di cantare alla corte dello Zar Nicola, e tutto questo contribuì a farmi sperare che da grande avrei potuto coltivare questa passione che nella mia mente già vedevo realizzata: errore! Ma perché? I perché li ho scoperti man mano che andavo avanti nella vita.
In radio c’erano molte trasmissioni operistiche , in particolare l’inaugurazione sia della Scala, che di altri Teatri importanti. Io e mio padre si rimaneva in ascolto fino al termine della trasmissione e lui mi faceva notare non tanto la bellezza della voce quanto le capacità del cantante, in particolare se il tenore era riuscito a “prendere il DO di petto” come previsto dallo spartito. Per quanto riguardava la voce femminile mi spiegava le diversità vocali tra il soprano, mezzosoprano e contralto, ed io sognavo!!!!!!! Mi vedevo, naturalmente, in Violetta, in Mimì, e in tutte le grandi della lirica; il guaio era che mio padre aveva un “orecchio che non funzionava bene”, una figlia in teatro, mai al mondo! Ma perché? Eppure secondo un maestro avevo una voce bellissima da soprano, avrei potuto facilmente raggiungere il mio scopo, certamente sarei dovuta andare in Conservatorio per studiare, e non sarebbe stato difficile, ma la sua risposta era sempre NO!!
Trascorsi gli anni, la mia vita prese una direzione totalmente diversa, la musica l’avevo accantonata, fino a quando gli eventi assunsero una svolta definitiva sulla mia vita di donna. Ripresi in mano, oltre al lavoro, anche le mie passioni, naturalmente anche la musica, ed ebbi il riscatto sulla mancata carriera di soprano. Il caso (che nella vita il caso non esiste) si presentò una sera che ero andata ad assistere alle prove della stagione lirica dello Sferisterio, stessa arena in cui cantò mio padre, in programma una stagione lirica formata da tutti vincitori dei vari premi lirici, dal tenore al soprano, e tutte le altre categorie. Mi fu proposto di fare servizi per la nostra televisione cittadina presentando le opere, scrivere recensioni e fare interviste, cosa pensate che abbia risposto … SI molto volentieri, da qui ebbe inizio un decennale meraviglioso, stavo “entrando nel mio mondo” anche se non era la porta principale! Potrei fare un elenco lunghissimo di tutti i cantanti che ho avuto la fortuna di avvicinare e di “conoscere” sul piano umano, il tempio del bel canto!!! Seguivo passo passo la realizzazione dell’opera, le prove d’orchestra, le prove di canto, l’insieme e via via fino alla creazione finale; e durante questi percorsi, quello che attirava maggiormente la mia attenzione era il ruolo del soprano, (io) così pure quello del tenore (che mi avrebbe affiancato) nell’opera che apriva la stagione, ancor meglio se fosse stata un’opera di Verdi. Amo Verdi perché nella Sua musica c’è racchiuso il mondo intero espresso con una musicalità, che anche nei momenti più drammatici assume toni decisi e forti senza perdere quell’”umanità” musicale che arriva in fondo al cuore. Lui il Grande ha saputo mettere nero su bianco l’anima della donna, sottolineare le contraddizioni che sono dettate dalle circostanze che la vita ti pone, e non a caso fu definito il Cigno di Busseto. Sogno svanito!!!
Scoprire quali difficoltà esistessero in “quel mondo dorato” e come superarle, dove le qualità e capacità non sono tutto, mi lasciavano perplessa, senza considerare gli stop che alcuni nell’area “gavetta” dovevano ancora superare, assurdità inaudite!!!!
Man mano che proseguivo in questa esperienza, a volte, mi ritornavano alla mente le parole che mio padre diceva spesso, quando recriminavo la mia delusione, “non è tutt’oro quello che brilla”. Questa frase, con l’esperienza sul “campo”, assumeva un aspetto quanto mai reale. Ma questo non m’impediva di pensare che nonostante tutto avrei potuto perlomeno tentare, se poi il “mostro” si fosse permesso di mangiarmi beh, avrei provveduto diversamente, illusione? Chissà!!
Io che ero cresciuta in una famiglia dove l’onestà, l’onore, aiutare chi era in difficoltà, ed il rispetto erano il CREDO della VITA, raccogliere le delusioni e le amarezze di uomini che con il loro canto ci rendevano felici, trovavo queste situazioni fuori dal mondo.
Da molto tempo avevo ripreso l’abitudine di cantare, quando ero a casa, inserivo il mio disco o il mio cd lirico e quando iniziava l’aria del soprano io cantavo sopra. I miei figli giocosamente mi intimavano di smettere, bei tempi, bellissimi ricordi che oggi mi fanno compagnia. La musica, nella mia vita, ha avuto un ruolo molto importante, in alcuni momenti è stata fondamentale, ricorrevo a lei quando non riuscivo più a contenere un qualsiasi sentimento che richiedeva un’energia non indifferente per proseguire il mio cammino, ricorrevo a lei quando c’era e c’è un evento di serenità ed acuisce maggiormente la mia gioia, ed ancora ricorro alla musica quando la nostalgia diventa opprimente, ma non canto più!
Per mia fortuna ho avuto modo di viaggiare molto sia per diletto che per seguire gli spettacoli lirici, ma per quanto riguarda la bravura e capacità del cantante sono diventata un po’ esigente, oggi è difficile esclamare: Si è stata un’esecuzione bellissima, c’è sempre qualche neo che oscura “il pezzo” senza parlare delle scenografie moderne, stendiamo un velo pietoso.
Io continuo ad ascoltare, vedere ed immaginare, immaginare gli applausi che non ho mai ricevuto, le ovazioni al termine dell’opera, il tenore che stringe la mia mano per dirmi grazie, e il grazie del pubblico per aver eseguito alla perfezione un’opera verdiana, grazie al mio Maestro Giuseppe Verdi!!!