“Amalo come una preghiera: il Tempo”

Nemico e amico dell’essere umano,

passa inesorabile in un silenzio assordante,

e porta via il bello e il brutto dei giorni di noi ….

Restiamo impotenti davanti ai tuoi rintocchi,

piegati dal tuo passo scandito,

che risuona veloce quando il cielo è sereno,

ma lento a passare nel vuoto bagnato di pioggia sul viso …

Ti fermi anche, cattivo, con falce e martello, lì dove invece

qualcuno t’implora d’aspettare …

Talvolta regali un manto di fiori profumati

Che lieve accarezza le ferite

E lo stendi dolcemente, come l’onda del mare continua bacia la sabbia.

Non manchi di lasciare i tuoi segni,

sui volti, negli occhi, nel cuore …

Intrecci i destini senza chiedere il permesso

E ci guardi discreto e silenzioso, parlando la stessa lingua per tutti,

per tutti noi  che cerchiamo  un varco gentile  per farti passare.


“Il mio cuore testardo”

Invano cercavo un gancio al quale appendere il passato,

il futuro sperato, i ricordi di me legata a te ….

Ripetevo a me stessa la mia indipendenza, ma gli occhi socchiusi

si spalancavano sempre lì, seduta in giardino con le tue dita tra le mie.

Odiavo ingoiare un’altra sconfitta, cancellare un altro disegno,

ripulire un altro cassetto per far spazio ai fogli dei sogni sciupati.

Chiedevo risposte ai muti pensieri, urlando in silenzio in ogni sguardo

M’imponevo il controllo, e sorrisi che mascherassero l’anima,

e dentro spezzavo le gambe del cuore, che correva verso di te.

Chissà se tu facevi lo stesso …, ormai non eri più mio …

Era chiaro, eppure mi amavi ….

Troppe volte ti avevo promesso i sorrisi nel tempo,

ed ora non riuscivo neanche a guardarti …

Forse troppo ti avevo concesso di me, e tu non ti accorgevi

Che il mio cuore era ancora lì, a concederti l’ennesimo ballo ….