cinzia magliaccaMi chiamo Cinzia. La mia vita non sempre facile, mi ha indotto a fare compromessi con la stessa.I miei sogni?. Molto spesso lasciati in un angolo del cuore, ma sempre vivi fin da piccola. Nata cinquantaquattro anni fa senza la presenza di mio padre, non perchè insensibile al nucleo familiare, ma per motivi cui vorrei rimuovere quel dolore antico non scelto forse da lui. L’ho molto amato, anche inconsapevolmente, anche se non lo vedevo quasi mai e che forse solamente dopo la sua morte, ho fatto liberare quel pianto recondito celato per anni nell’animo ……pensiero che man mano è accresciuto con le mie fragilità e le difficoltà di mia madre che spezzandosi le reni, mi ha cresciuto con amore e sani principi. Il mio cuore è sempre stato il cardine della mia esistenza. per me il sentimento è il gioiello più prezioso che induce un essere umano a percorrere strade colme di infelici coincidenze dolorose accompagnate da un carattere forte, ma nel contempo mite ed amorevole. Le gioie più grandi forse non le ricordo più, sono ingiallite come foglie che cadono da un albero d’autunno, mia stagione prediletta. Amo la vita in modo smisurato anche se ho rischiato di perderla con un quella bestia di male chiamato cancro ed un’operazione importante al cuore, ma i dolori, li ho sopportati come un sacrificio dovuto per arricchire il mio percorso terreno cosparso di fiori profumati: i gelsomini, miei fiori prediletti, essenze Angeliche per eccellenza, una sorta di  manto di fiori delicati ma stupendi e profumatissimi… Questo pensiero, lo porterò fino alla fine dei miei giorni. Ho amato tantissimo, anche se purtroppo l’amore non ha amato me: uomini sbagliati e falliti, ma la mia compassione sgorgando senza limiti, infonde nei miei occhi come balsamo, donandolo al prossimo, alla crudeltà del mondo circostante. la mia speranza ed il mio mondo erano i bambini, infatti ero un’insegnante di scuola dell’infanzia, colorato, socievole, puro ed anche misterioso in quanto il bambino trattiene in se la dolcezza di un frutto maturo. Delusione pazzesca dal definitivo distacco per patologia medica da quella scuola, dalla mia scuola. Ora mi occupo sempre di sogni, sono un’impiegata del Comune di Roma: Ufficio Cultura, contornata da meravigliose parole celate in miriadi di libri. Forse questa è solamente una sintesi della mia vita e della mia natura di scrivere. Amo leggere e spaziare con la fantasia nel mondo di storie reali, in cui la mia mente si arroventa su cardini forse molto spinosi: la verità, nessuno potrà mai conoscerla, la storia la conduciamo con i nostri atti quotidiani, con le nostre emozioni, con i nostri battiti che ogni giorni mandano impulsi costanti ai nostri pensieri, ma sopratutto a coloro che ti sono accanto. La mia vita, si questa folle, ma reale vita che conduco. Con infinito incanto per la poesia.