Quattro passi nel tempo

Faccian quattro passi
nel tempo ch’è andato:
una bambola vecchia,
un pezzo di stoffa,
un vestito sbiadito,
un fermaglio annerito.
Lassù in soffitta
Il tempo è fermato.
Un libro, un diario
e un ricordo.
Un pezzo di cuore
con sopra due viole,
un cestino di paglia
e la mia meraviglia
per un fatto accaduto.
Il fiume più bianco
è un fiume ghiacciato.
Di prima mattina
un prato quasi perlato.
Guardando una foto
Il tempo è fermato:
due visi, due mani, un cuore.
Poi il sole,
e ancora l’amore.
Sulla spiaggia d’orata
una stella incantata
una vela che va.
Quattro passi nel tempo,
un soffio di vento
che freddo ha portato,
ieri è passato,
che strano: “Domani è già qui”


 

Magia dell’inverno

Brucia il ceppo sul camino,
e nel silenzio del lento consumarsi
tra le fiamme sento l’ultimo
respiro ancor vivo del bosco.
E nel suo silenzio riposano quieti
i piccoli animali in letargo.
Come pipistrelli addormentati
stanno le ultime foglie
accartocciate delle viti.
Da un cielo madreperlaceo
una cascata di stelle bianche
si posano morbide
sulla brulla e silenziosa terra.
Gli alberi incastonati nel bianco,
giocano come prismi
ai primi raggi del sole
colorandosi di perle d’arcobaleno.
Il gelo intreccia pizzi
con le foglie cadute;
compone specchi lucenti
tra le pozze dei torrenti.
Trasforma in centrini
le ragnatele appese tra i rami.
Magico l’inverno nello sguardo
con gli occhi del cuore