Il riposo

Stanco vago nei pensieri,

prego la fine del buio tratteggio,

sorpasso a fatica l’altra faccia di me

nella quale non mi riconosco.

Mi fermo,

mi siedo,

mi addormento.

Alla ricerca di un luogo

di facile scoperta,

come finito è il confine

dell’umano pensiero.

Che il mio Io, non arriva, ormai esausto;

che la mia ragione, cerca pace, ormai esausto;

che la mia carne, indebolisce, ormai esausto.

Cammino alla ricerca,

colmo di speranza,

credo nel rifugio di un battito.


 

Tra me, le tue mani

Lasciami il calore,

respira il mio cuore,

prendi le mie ore.

Brucia il mio tempo

nelle tue mani,

pulsa il mio sentimento

tra le tue mani,

fragile il mio battito

fra le tue mani.

Colpevole d’innocenza lesa,

in bilico, certo

di esser schiavo in libertà,

incastrato tra me e te.


 

Ancora

Sfioro la riga,

scivolo in fondo,

scelgo una via.

Barcollo nel tempo

sfiorando l’esistenza,

in bilico nel suono

scivolando nel battito del mio petto,

rifletto ancora,

scelgo il mio IO.

Una paura ancora,

un’altra perdita,

una sconfitta sola…

… e tutto tace ancora.