image1Studente di lettere moderne alla Sapienza, diciannove anni e innamorato della poesia e della letteratura tutta che mi aiutano a scappare dal piccolo paesino in provincia di Roma da cui vengo -taccio il nome.

Come Giuseppe Ungaretti ritengo la poesia qualcosa di spontaneo, che avviene nell’animo: non la si può imprigionare metricamente, Lei è espressione naturale esonerata da qualsiasi legge (anche retorica!). Mi sento libero di vivere, di pensare e sperare, per questo scrivo piccoli pensieri che si potrebbero chiamare poesie, ma che io preferisco chiamare frammenti, certamente no alla maniera petrarchesca. Sì, frammenti di attimi strappati al tempo invidioso, di odori, di recollection in tranquillity, di sorrisi candidi e falsi, di abbracci in cui mi son perso e persino di momenti che ricordare non vorrei.

Credo nella scrittura, sempre.