I poeti maledetti
Ricalcano la notte
Con gesti eloquenti,
e a volte, non contenti
Rimangono interdetti
Nelle note del presente,
Lungi dall’evitare
Di porsi sempre domande
A contatto con cuore e mente.


La maledizione sta
Nel non reprimere mai
La voglia ostentata di dire
Presentando a tratti
Segreti nascosti
Oscuri
Svincolati dai muri
Più profondi e benfatti.


Essi però non distolgono
Se stessi dallo sguardo,
è puntato su ciò che vivono
E sul dono che portano
Espresso in amore
E in parole ch’ereditano
Il valore
Di nuove feritoie.