<h2>Cuore a scadenza</h2>
Questa volta mi è pesato più del solito ma anche questa volta è andata poi alla fine bene.

Ero sicuro che non mi rinnovassero il permesso, che con la scusa della batteria mi cambiassero

l’apparecchio mettendomi uno dei nuovi con PMS con “sostegno wireless dei sentimenti”. Perché da

quando, con il controllo obbligatorio dei sentimenti per decreto di stato, l’applicazione del PMS è

diventata obbligatoria su tutti, a quelli che come me hanno già i PM di vecchia generazione, non

riescono ad applicare subito il PMS “a sostegno dei sentimenti”, che poi più che sostegno si tratta di

controllo, se non di abolizione.

Infatti i PMS della nuova generazione intervengono quando il battito diventa elevato, per causa di

qualche sentimento troppo intenso, tipo la paura ma anche l’amore.

Così eccomi qui, avvantaggiato o svantaggiato secondo quello che si vuole, io che invece ho un PM che

serve a mantenere un battito minimo e non certo a bloccare i battiti quando aumentano, io con il mio

PM sono sempre borderline, e ancora un anno lo hanno concesso, sono  stato bravo, ormai so come

tenere i battiti bassi, mascherare i sentimenti, so dominarli, sganciare la sicura solo quando sono solo,

lontano dai controlli.

Certo un anno di sentimenti soltanto… il problema sarà trovare con chi condividerli, purtroppo l’elenco

dei “NO PMS” è segreto di stato, ormai saremo molto pochi, tutti vecchi, io sono un’anomalia 46 anni

portatore di Pm da 12.

Fu una sorpresa quando, dopo l’incidente, quando scoprii quello che si poteva sentire con il mio

piccolo cuore supplementare, come se avessero messo il turbo all’anima,  il cervello che segue il cuore e

non viceversa, sensazioni meravigliose,  esaltanti.

La prima volta fu a letto, le diedi un bacio e il PM fece il resto, mi sentii catapultato nell’eccitazione

comune con la mia compagna, era come se il mio PM amplificasse le sensazioni di entrambe rendendo

partecipe tutto il mio corpo e tutta la mia anima di quello che anche l’altro percepiva, sommava i

sentimenti.

Il giorno dopo preoccupato, chiamai il cardiologo, mi disse di andare, c’era un problema, il PM che mi

avevano applicato era difettoso, fu vago, quando andai mi spiegarono che oltre a captare i parametri

classici, principalmente il battito, era come se fosse in grado di interpretare i miei stati d’animo…ma io

sapevo che intercettava anche quelli degli altri……chiesi se c’era pericolo, mi dissero che non lo

sapevano e che se volevo potevo cambiarlo subito…chissà perché dissi di no! Credo per la nottata che

mi aveva regalato…. Io e il mio piccolo cuore supplementare.

Oggi che tutti hanno i sentimenti bloccati, tarati al minimo, non so se ne valga ancora la pena….. ancora

un anno poi sarò a norma di legge.

Non credo che mi farò cambiare il mio piccolo cuore, il mio “Pacificatore”, credo che sparirò dalla

circolazione e che lentamente mi godrò la batteria che si scarica, per poi lentamente spegnermi…. ma

con un sano sentimento di felicità nel cuore.