Foto per la pagina WebNasce a Milano nell’afosa estate del 1962.
La famiglia, dopo cinque anni dalla sua nascita, si trasferisce nelle Marche.
A undici anni ritorna nella Città meneghina, dove, dopo le scuola dell’obbligo e il conseguimento del diploma di “perito elettronico”, comincia ad interessarsi di Psicoanalisi.
Frequenta l’ambiente della Psicoanalisi freudiana e lacaniana, riuscendo a organizzare la prima (e forse unica) conferenza sulla psicoanalisi lacaniana in una scuola professionale italiana in piena agitazione studentesca, dove, il famoso “sei politico” e la defenestrazione dei docenti erano ancora realtà da non sottovalutare.
S’iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofie con indirizzo psicologico, all’Università degli studi di Milano, dando il primo esame con il Prof. Enzo Funari, allievo del celebre Cesare Musatti, e a seguire, con docenti che diventeranno voci importanti e famose del secolo passato e di quello presente, come il professor Giulio Giorello e il professor Stefano Zecchi.
Interrompe gli studi universitari a causa di una grave forma depressiva.
“Risalita l’oscura china”, comincia a interessarsi di teologia, che lo porterà a scrivere un particolare saggio sulla “Santissima Trinità”, ancora in cerca d’Editore, ma inviato alle “più alte cariche” dello Stato Pontificio e del Patriarcato Russo.
Scrive poesie, romanzi gialli, racconti, brevi testi teatrali e pezzi giornalistici. Amante del Bello e del “Linguaggio Alchemico-Simbolico” nonché di mistica, collabora investendo questi particolari interessi, nell’allestimento di esposizioni al di fuori della norma: dalle comuni vetrine dei negozi, alle “Mostre di collezionismo”; dalla “Mostra della scuola elementare dell’ottocento”, alla recentissima “Mostra di fotografia” con il titolo: “Saper vedere oltre i limiti”.
Realizza il progetto “Messaggi da Mondi paralleli” che ha coinvolto sessanta bambini di quattro classi quinte della Scuola Primaria, e che a breve darà i natali a un libro che non mancherà di sorprendere i cosiddetti “grandi”, per la profonda e inaspettata presenza di grande saggezza inconsapevole che i cosiddetti piccoli, da sempre donano, a chi li sa ascoltare…
Strenuo difensore del “Piccolo”, della Tradizione contadina e dei versi addolciti dalle rime e regolati dalla “metrica”, ha come punto fisso lo “specchio”, origine e fine di “riflessi e riflessioni”, ma anche i puntini di sospensione… che per lui rappresentano il pensiero che si apre all’infinito…
Se vi capiterà d’incontrarlo, potreste giungere a scambiarlo con un vostro amico di vecchia data, fino ad allora dimenticato; ma attenzione, perché difficilmente non vi dirà quel che pensa di voi…