Lacasanave

La mia casa è là a mezza collina
con niente davanti se non
siepi di melograno e ibisco.
Un vecchio solenne bagolaro veglia
un poco discosto
tra radi profumi di lavanda
dove degrada il giardino.
Ha una ringhiera
la casa a mezza collina
e forte la stringo con le mani.
E la pianura mi viene incontro
tra spruzzi di erba
solcati dalla prua
della mia casa a mezza collina.
E lo sguardo fende le onde
di capelli sciolti alle carezze
delle mie mani strette alla ringhiera.
Strette ai tuoi capelli.
Strette alla tua vita.
Dentro ai tuoi occhi vogliosi
respiro la vita
dagli usci
aperti
a lasciare fuggire le ombre.


Airone bianco

Quando poi ti rivedi e non ti riconosci
non dare troppa colpa agli specchi.
Non è niente di che… solo un poco di stanchezza
solo una piccola parte di quel che sei sempre stato.
Niente altro che un riflesso sconosciuto
una porzione d’amore sconosciuta
un pezzo d’amore sconosciuto.
Una zolla soffice davanti allo specchio.
Con sopra un airone bianco.
E tutto intorno profumo di cose mai viste
Tutto intorno i sapori di una vita.
La mano cerca l’airone
lo accarezza.
Sa di terra
di soffice ricordo sconosciuto.


Mani

Negli occhi sapori colorati di sale.
Qui davanti all’oceano.
Emozioni dal tempo
che l’anima ha catturato.
Riaffiorano appena l’onda sulla spuma si infrange.
Allungano mani liquide e dita infinite.
E la spuma si mischia alla burrasca.
Ti entra nell’anima.

Poi senti fuggire il vento.
Rincorri il soffio veloce.
E’ inutile…
Siamo arrivati tardi.
L’oceano è vuoto
Niente più onde
Niente più spuma
Siamo arrivati tardi
Con piedi inutili a fendere onde.
Finite.

Ma un uomo sta lì immobile.
Ci guarda.
Ha orme affondate sul ciglio dell’oceano.
Vuoto.
L’uomo sa di sabbia, bianca.
Ci guarda e sorride tra lacrime di sale
“…non c’è che da prendersi per mano
anche se non capisci il sale e l’acqua
cerca la pelle, la carezza…
nessuna magia è come stringere adagio le mani…”

Ora l’uomo si è vestito di pastrano.
Le mani nelle tasche profonde.
Il bavero rialzato.
Aspetta.
Ascolta le nostre mani stringersi…
Ci sorride tra lacrime di sale.
Guarda il vento che rinforza.
Si fa bufera.
Burrasca.
E di nuovo e ancora oceano e onde e spuma…