Il Figlio

Ho rinunciato ad un figlio sebbene lo amassi profondamente.

Ho lasciato che le mie carni fossero lacerate, strappate,

che il mio utero sanguinante urlasse tutta la sua disperazione.

Ho lasciato che il tempo lenisse il dolore del mio ventre vuoto.

Ma dentro il freddo cresceva muto, divorava il corpo.

Ho rinunciato e non sapevo quanto grande sarebbe stato l’amore che mi avrebbe legato al suo eterno ricordo.

Una bambina distesa su di un tavolo freddo, in una stanza di una sconosciuta cucina, sola, come adesso, una bambina innamorata della vita.