Lettera a un padre

 

Le mie membrane

Vibrano di un amore viscerale

Forte e vividi

Ricordi del tempo

Del mio tenderti le mani

E del tuo guidarmi

Eri faro dei miei sentieri

Il suo attento e

Tenero sguardo

che rendeva

Sicuri i miei passi

Il suo semplice volto

Attenzione costante

E mai invadente

Libertà di vivere

Coesione ed unione familiare

Sorrisi rassicuranti e

Padroneggianti

Dei timori e delle inquietudini giovanili

Dolce raccontarsi delle

Speranze e del futuro

Sorprendente fu il ritrovar

Padre e amico

Riscoperto nei momenti di solitudine

Gioiose passeggiate

Nei pomeriggi

Della mite primavera

E con il sopraggiungere

Della maturità e della coscienza piena

Degli affanni umani

Unico è il ricordo

della tua vitalità

Irruente insegnamento

La vita è come una corsa nei prati,

una dolce salita

Ed un gioco vissuto

Infranta speranza

sopraggiunge nei cuori

Dolore inconsolabile


 

Specchi

 

Guardarsi allo specchio

Passanti nel caos notturno

Visi e suoni

Calici vuoti e cuori disfatti

 

Specchi e ancora visi

ormai lontani e dissolti

in cerca delle diversità e della gioia dell’ignoto

 

Specchi sulla nostra vita

Vivere per ricordare

semplicità e ancora sguardi

Gli sguardi della vita

Tavoli illuminati

banditi di musiche e apparenti sorrisi

Gli specchi della vita

Per conoscere le verità di noi stessi

 

Qual è la verità?

Se non noi …

Esistenze che intessano maglie

di momenti vissuti

 

Gli specchi sulla vita

denudarsi e comprendere

che noi siamo

il vissuto di pochi e soli

attimi fuggenti


 

La giovinezza dell’anima

 

L’anima tua vola e al suono della

musica desta il suo sguardo..

cosa hanno or dunque i tuoi occhi a mirare?

Saran forse le luci del sopraggiunto giorno..

Ma no.. A mirare i tuoi occhi stanno

con lo sguardo catturato la leggiadra vita

che sopita dalle camminate ardenti

vaneggia con coraggio

un traguardo assai più ambito..

la speranza sopraggiunge a ravvivare

i cuori e quasi il volto stanco lascia

i suoi pensieri in quell’angolo

che troppo tempo scuro fu..

Gustar adesso

puoi la giovinezza

che non ha tempo..

e quasi sembra un ricordo il tic tac

dell’orologio di un tempo

che non era tempo.

Giovinezza dell’anima che ti sorride

Libera di volare

lontana dalle altrui superficie

Anima giovane senza tempo

bianca e chiara

come la luce del mattino

Ti incammini finalmente

verso il sentiero del tuo cammino