Desiderata infranta

Vorrei
che questi miei brividi sul corpo
scorressero come onde di sangue rosso
fino a toccare e immergersi
in spiagge di rena priva di fondamento
affondando e conquistandone l’inconsistenza

Vorrei
che il garrire delle rapide rondini
che passan quasi a gioco davanti alla mia finestra
fossero graffi profondi al cielo che le chiude
fino a romperlo in mille schegge variegate
che roteando e cangiando di colore
cadano nel nulla e nulla lasciando loro dietro

Vorrei
che il letto dove giaccio e penso
fosse il centro di un pensiero in equilibrio
e che tutto vi ruotasse attorno
sempre più veloce fra la notte e il giorno
che infine non vi sia di fatto differenza
e l’equilibrio divenisse inconsistenza

Vorrei infine
essere così leggero e infinitesimo
da aver paura del mio stesso respirare
e posarmi su ognuno o magari entrarvi dentro
senza disturbare neanche i margini di qualche suo pensare
o magari di qualche desiderata infranta come i miei
lasciandoli per noia a o per stanchezza a riposare.


Lo sguardo

Lo sguardo
pare rintocchi
da come si veste
poi si perde
si riconquista
si fissa qui
nella testa
e non smette
di compiere gesta

si dice sia
dell’anima specchio
ché d’invisibile parla
soffio che un dio ci ha regalato
per farci riflesso
enuncia emozioni improvvise
e poi se le inghiotte
fa gesti nell’aria
o accenna sospiri
e tutto inanella
in un universo
per farlo disperso
fra fruscii di momenti
vincenti e derisi

lo sguardo
ammicca
intristisce
esplode di gioia
riflette un’idea
scompare nel nulla
si agita dentro
lo sguardo
lo sguardo e il suo senso

adesso lo sento
penetrarmi fin dentro
camminare all’inverso
portandosi dietro
quello che ha visto
ed eccita il resto
la mente
le mani
il corpo mio tutto
cercando un contatto
una breve scintilla
che significhi un fatto
collegato a un contesto
senza muovere un gesto
prendendo una strada
che si nega alla vista
come una dea
svegliata a un amplesso
che genera l’estasi antica
scomposta in riflesso.


Canto d’amore

Ogni bacio
che ci siam dati
si è sciolto in oro fuso
e ha formato un fiore
e io ne ho raccolti a mille
e messi dentro un vaso
per acqua nostre carezze
e lacrime dolci
per formarne il cuore
cristallo di rocca grezzo
lucente degli sguardi
che ancora adesso
per gioco noi intrecciamo
sfiorando i nostri corpi
navighiamo…
navighiamo…
navighiamo…
nei desideri
di nessun colore
…navighiamo.