LA FONTE DELL’ARTE

Sto percorrendo il Viale più veloce

pel tuo desio, cose elaborate,

che dentro al mio cor son conservate.

per la tua saviezza lucida e precoce.

 

Ti porgo le parole già incrociate (I)

da me che son l’autore d’ogni schema

che definite hanno un alto tema

da questa mia mente scervellate.

 

Per maturare un po’ senza patema

Voglio chiarire che son paroliere (2)

di tante mie canzoni, nel teorema,

 

vi ho messo la poesia con piacere,

perché ho già stilato un tal poema (3)

ch’è pronto per salpar dal Mio cantiere.

(Ignazio Antinoro)

 

(I) Sono autore di culture enigmistica: cruciverba, indovinelli e pubblico da più di settant’anni (ad pena tredici anni) presso molteplici riviste di (Foto Edizioni); (Rizzoli); (PRS editore) ecc…

(2) L’editore musicale Aldo Alvi (ex cantante RAI anni Cinquanta pubblico un disco delle Cinevox Record, una mia canzone vincitrice al “Festival Chiostro d’0ro di Monreale, che la RAI l’inserì nella pubblicità della Coca cola,

(3) Detto “Poema” parla anche di Chi ha patito la Guerra (50 – 55).


OSSA SENZA SORRISO

Vorrei chiudere gli occhi

E prolungare il mio sonno

Per vivere una vita silenziosa;

la mia anima è di ferraglia

e il mio cuore di cemento armato

con respiro di ciminiere…

Non ho voglia di scherzare

né giocare con le anime.

So che nel futuro

Raccontare fiabe

Sarà una chimera

E solo fiori di plastica,

con profumo di petrolio,

sbocceranno nelle aiuole

e spettri di vita

si allontaneranno in punta di piedi

per non svegliare la tristezza.

Allora un nuovo profumo

Inonderà il mondo

Quello delle ossa senza sorriso.


PER SEMPRE

(ad un dito senza fede)

Guardandoti le mani, “ ignudo il dito”,

come si guarda il cuore in mocio sguardo

o come il putto che lancia il suo dardo

anch’io in fede al dito, allor sopito,

 

lanciai il mio, sperando… ognor gagliardo:

Lo voglio si vestito tutte l’ore!

Portarmelo vorrei col suo tepore

Per la sua vita e per la vita “che ardo”

 

Insù l’altare e li donare il cuore

E non gli orpelli d’animo sognante;

poi, dalla primavera: – un fior di ramo (!)…

 

…della stagione che mi fa – cantore  –

Con questo mio sonetto palpitante

Che dire vuol “ per sempre “: _ QUANTO TI AMO –

 

A TE CHE SEI PIU’ BELLA DI UNA BOMBONIERA DI CONFETTI  QUANDO C’E’ NELL’ARIA IL PROFUMO DI ZAGARA…

A TE CHE MI TIENI SVEGLIO CON LA LUNA

A TE CHE SEI LA SPERANZA DI UNA LUNA DI MIELE.