Piazzetta di Porto Azzurro
Amo l’Elba così com’è:/ un infinito susseguirsi di falsi miraggi./Da lontano/ una natura morta/ dipinta con vecchi colori un po’ stinti;/ da vicino / una gravida giovenca/ una scogliera pregna dei mille figli della natura./ Amo il mio nido, Porto Azzurro,/ quattro mura, su una piazza:/ immagini sfocate di un eroico passato,/ nitide foto di un frenetico presente./ So ancora sognare:/ ERGO SUM.
MON MER
Balance le berceau de mon destin
avec tes vielles mains
doucement salées,
adagio, lentement
come tu solo sai fare.
Ai tuoi abissi affido le nudità
della mia anima e della mia mente
per polverizzare ogni forma di inutile egoismo
che non mi lascia vivere come vorrei.
E….. TU
spingi la culla del mio destino
con le tue vecchie mani
dolcemente salate,
adagio, lentamente
Ed……IO
ti seguirò sempre, ovunque,
mon mer….
I MIEI VERSI: canto, incantesimo, preghiera
I miei versi
sono il mio dolore,
la cicatrice di ogni ferita
con cui la vita ha voluto infierire sul mio corpo
nel vano tentativo di prostrare la mia anima.
I miei versi
sono le mie emozioni
più belle, più profonde, più pure,
sono l’emozione della nostra prima volta,
quelle sbocciate da una lieve carezza
che sfiora il viso di un figlio appena partorito.
I miei versi
sono le mie lacrime
più appassionate, più calde, più oneste,
quando riconosco di aver sbagliato
o non amo abbastanza me stessa
o mi manca il coraggio di dire no.
I miei versi
sono la rabbia irrefrenabile
contro le cose e le persone
e, talvolta, anche contro Dio
se mi sento tradita o abbandonata
e il mio Es più profondo si ribella alla vita.
I miei versi
sono l’armonia di un dolce notturno di Chopin
che prende il sopravvento sul caos del mondo,
mentre le mie dita scivolano lievemente
sulla tastiera del mio pianoforte.
Sono il brivido di paura che corre a fior di pelle,
sono un bacio dato, un abbraccio ricevuto,
sono l’istante in cui più niente
può contaminare la mia anima.
Sogni, delusioni, sapori, odori, inquietudini
mentre navigo al largo,
nel remoto mare della mia esistenza
e, ancorata alla mia poesia, mi sento libera e amata;
libera di piangere, di ridere,
libera di amare anche l’ Amore,
unico approdo sicuro
in questa mia lunga e affascinante traversata.
PREGHIERA
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome, sia fatta la tua volontà.
Tu che hai amato tutti i tuoi figli più di te stesso,
ama Bernardo come se fosse il tuo unico figlio prediletto,
guidalo, custodiscilo, proteggilo in ogni istante della sua esistenza
facendo di noi il tuo strumento quotidiano.
Scegli per questa tua creatura un buon angelo custode,
con le ali molto grandi….
e sii per lui un buon nonno, sempre pronto ad aiutarlo
a superare ogni ostacolo con coraggio e lealtà
e a godere di ogni gioia con intensità e umiltà
avendo sempre rispetto per se stesso e per gli altri.
Padre nostro, non giudicare le nostre azioni
ma insegna a noi e a Bernardo, ogni giorno,
a perdonare senza giudicare,
ad amare senza odiare,
a vivere col pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà.
Ti preghiamo, o Padre, perché la ninnananna di ogni bambino
non sia il boato della guerra o la normalità della violenza
ma soltanto la semplice, intensa armonia dell’Amore.
Rendici partecipi, o Padre, della tua misericordia
e aiutaci a fare il passo definitivo ma tutt’altro che facile,
dal nostro egoismo alla luce splendente dell’altruismo
perché possiamo amarTi e amarci con cuore sincero,
ora e sempre, nei secoli dei secoli, amen.
Per questo noi ti preghiamo.