FRE-GATO

Genova mare rosso

mi stava addosso

Genova ricordo… non me ne sono accorto

mare morto

erano anni venti

saltellavo in via venti

tombini marci calpestavo puro e pigro

di lì sei uscito

sudicio vestito a festa

battaglia persa

mi sono fidato entusiasmato

mi hai esaltato

mi hai invidiato allontanato fregato calpestato

sputtanato e rovinato

sacrificato ammazzato.

Vecchio disgraziato

a casa ti ho portato.

Infame non sai che ero destinato?

Da Lui sarai fre-gato

padre urla per vendicare

lo senti?

Lo fermo

non si dovrà sporcare

con me dovrà viaggiare

madre urla per giustiziare

la senti?

Per sempre dovrai sentire

orecchie non ti tappare

non azzardare

mano di Maestro su te alzare

mare nero di superba bruciare

tempestare

te inghiottire

tombini risanare

Genova innalzare.