Poesie
Nonne Violate
Perché mente ti sei risvegliata?
Incubo che rovina l’esistenza.
Per anni hai taciuto,
ora sveli mistero struggente,
ricordo doloroso che cambia la vita.
Notti passate a versare lacrime amare
Il ricordo di violenza subita anni orsono
Non da pace.
Perché mente ti sei risvegliata?
Quanto dolore e sofferenza
a questo ricordo
Quanto odio per chi ha violato
l’ intimità di bimba
Solo pochi anni di esistenza
che cattiveria umana
ha profondamente sporcato
Perché mente ti sei risvegliata?
Notte d’estate
ho camminato sul lungo viale d’ingresso,
nella notte fonda.
Gli unici a farmi compagnia
una bellissima cavalla e il suo puledrino.
Erano come me,
fuori, randagi
a cercare pace e tranquillità.
bello il regalo fatto ad un umano
che il sonno si rifiutava di arrivare.
Il silenzio era così profondo,
sembrava avere voce .
Passando vicino alle due creature
ho sussurrato …siete meravigliosi,
questa notte non potrò che fare
sogni meravigliosi.
Io bianca tu nero
Fosse solo il colore a dividerci.
Religione modo di vita e di pensiero
Anche il cibo ci divide
Niente che possa accomunarci.
Nemmeno l’amore riesce ad unici.
Solo il fisico che risponde ad atavici richiami
ci fa sentire l’uno per l’altro.
Non basta il sesso fine a se sesso
È una candela destinata a durare
L’arco di una notte.
Poi tutto si spegne
il giorno nasce nuovo e vuoto.
E torniamo ad essere
Io bianca e tu nero.
Giorno dopo giorno
Il tempo scorre veloce
Ti scivola tra le dita come acqua
di torrente tumultuoso.
Spavento, paura a volte gioia esuberante .
Giorno dopo giorno eccoti sposa, madre,
e felicemente nonna.
Perché ansia per il tempo che passa?
Tutto è vita, e come tale
vale la pena di essere vissuta.
Saggezza che sfata la paura
del tempo che passa,
giorno dopo giorno.
Bastardo dentro
Nato buono e gentile.
Cresciuto tra coccole ed
esagerato amore materno.
Circondato da umani barbari
che divulgano l’arte di creare dolore
per godere la sofferenza altrui.
Troppo semplice farsi amare
Ma ancora di più semplice
ingannare e farsi odiare.
Un gioco perverso ma tanto gradito
a chi nasce bastardo dentro.
Io bianca tu nero
Fosse solo il colore a dividerci.
Religione modo di vita e di pensiero
Anche il cibo ci divide
Niente che possa accomunarci.
Nemmeno l’amore riesce ad unici.
Solo il fisico che risponde ad atavici richiami
ci fa sentire l’uno per l’altro.
Non basta il sesso fine a se sesso
È una candela destinata a durare
L’arco di una notte.
Poi tutto si spegne
il giorno nasce nuovo e vuoto.
E torniamo ad essere
Io bianca e tu nero.
Natura di casa mia
Dalla cima dello sterrato ti appare di colpo il paradiso.
Ti chiedi se quello che vedi è reale
o dipinto ad olio
Un grande canale, il Naviglio,
un bellissimo casolare
dipinto con i colori della terra,
come quadro vivente di Monet.
Un’immensa distesa verde,
dove arbusti fanno a lite
per un piccolo posto al sole.
La natura nella sua veste migliore
come dovesse andare
alla messa della domenica.
l’entusiasmo di braccia giovani
che con grande coraggio
si misurano con l’immenso potere
di madre natura
Fermati osserva, ammira,
quanto sia bello ciò che ti circonda.
Notte d’estate
ho camminato sul lungo viale d’ingresso,
nella notte fonda.
Gli unici a farmi compagnia
una bellissima cavalla e il suo puledrino.
Erano come me,
fuori, randagi
a cercare pace e tranquillità.
bello il regalo fatto ad un umano
che il sonno si rifiutava di arrivare.
Il silenzio era così profondo,
sembrava avere voce .
Passando vicino alle due creature
ho sussurrato …siete meravigliosi,
questa notte non potrò che fare
sogni meravigliosi.
Perché amare?
Non lo voglio più fare!
Amare è soffrire
aspettando che la persona amata
ti dia un po’ del suo calore.
Notti insonni a pensare
quanto triste sia
questa storia d’amore.
Momento che si ripete,
cambia il colore dei capelli
quello degli occhi
per il resto uno vale l’altro.
Egoismo allo stato puro
come ghiaccio di una parete montana.
Futilità che prendono il soppravvento
sulla voglia di carezze.
Allora perché amare?
Delusione, amarezza
che fustiga la tua delicata sensibilità.
Io non lo voglio più fare! Io non voglio più amare.
Angeli ribelli
Il mare beccheggia placido
orme di piccoli piedi sfiorano leggeri
la sabbia dorata dalla luna.
Nella penombra veli bianchi aleggiano nell’aria,
risate angeliche che danzano su di un pezzo rock
antica ma sempre nuova musica
che arriva da un vecchio juke box.
Una piuma cala lentamente dentro il mare
Vesti bianche che aleggino nell’aria …
evanescenti angeli.
Stanchi della routine di ogni giorno
Del troppo buono e bello.
Angeli alla ricerca di trasgressione
e di umana cattiveria
Angeli ribelli, felicemente fuggiti al loro destino
Chissà forse perché cechi od ottusi
o semplicemente ribelli e felici di esserlo.
Lacrime di sale nel sider spazio
Perché versar lacrime?
Per cosa notti insonni
passate a scrivere parole d’amore
mai corrisposte.
Attese infinite
di una parola d’amore.
Dov’è il batticuore
alla voce di chi ami ?
Solo illusioni e desideri
che non avranno futuro.
Speranza vana di essere riamata
ma solo il sesso impera!
Un’accozzaglia di corpi
alla ricerca del piacere fisico fine a se stesso.
Ma quale piacere senza sentimento?
Ricerca di un incontro tanto anelato
ma mai avvenuto.
Lacrime rigano il viso così violente e dolorose
da sembrare acqua di mare
che brucia sul viso irritato dal sole.
Menzogna sbandierata quale verità
Lacrime di sale senza speranza
senza futuro
Perché versare lacrime?
Non capisco il tuo sguardo
Ti guardo arrivare dalla strada
Vedo i tuoi occhi che mi osservano
dalla scalinata d’ingresso
Non capisco il tuo sguardo
sembra celare un dolore ancora vivo.
Un tenue sorriso sfiora le tue labbra
che non sorridono mai
Non capisco il tuo sguardo
Tanto penetrante quanto distaccato.
Ti lancio un ciao poco convinto
Sono triste sconfortata
Il mattino ha portato inutili e litigiose parole
dalla sottile cattiveria di chi fu amico.
Il tuo abbraccio mi coglie di sorpresa
bello essere circondati da affetto sincero
annusare la tua pelle, baciare la tua bocca
Così come il buio era arrivato
ora si è sciolto come neve al sole
Ti guardo ma non capisco il tuo sguardo.