Il Re dei Corvi

Le pannocchie han tenuto ai temporali,

se fai il bravo e prometti che poi dormi,

ti canto quella storia dei filari:

«Un giorno l’Ombra disse al Re dei Corvi:

«I tuoi occhi zampillano petrolio

e fogliame di pece per piumaggio,

Agosto allunga i giorni con l’imbroglio,

legandoli alle spighe con un raggio;

con dolore di pulcino abortito,

il Sole sempre – fiotta come il tuorlo

dal guscio rotto del buio, sbiadito..

da un’alba nuova che indugia sull’orlo,

che i raggi d’oro li fascia in ramazza

e spazza resti di notte e li spazza!

Ma ne risparmia qualcuno sul bordo,

che sale in volo a comporre lo stormo.

Ed è da lì che lo sai siamo nati,

stesse le ali, la tinta, le urla,

lame di luce ci hanno intagliati

nella medesima ardesia notturna;

poi chi l’ha detto, ad essere onesti,

noi siamo in sincrono, quindi, chissà…

che non sia tu a seguirmi nei gesti,

che seleziona la mia libertà?

Chi può smentire, puoi forse smentirmi?»

Concluse l’Ombra via via sogghignando…

«Decido quindi sia tu ad obbedirmi

nei movimenti che adesso comando!»

Il Re dei Corvi le disse: «Che noia!

Se siamo uguali come gocce d’acqua

è quando una è lacrima di gioia,

l’altra munta da un demone che attacca!»

Così dicendo il Corvo disse: «No!»

mentre il sole barriva come tromba,

stirò le ali leggere e volò,

scucendosi così da la sua Ombra.

Sulle prime quell’Ombra resa idiota,

tra sé e sé lei si disse: «Come osa?!»,

ma più il Corvo, più lui prendeva quota

e più lei ingigantiva minacciosa.

Si distese da smagliarsi il tessuto

e ingrandì fino a quando non scomparve.

Era il brivido che il Corvo aveva avuto…

presagio di un solletico di larve?

Il Corvo ormai volava senza freno,

martello nei ventricoli quell’onda,

decise: «Volerò fino allo stremo,

non voglio più congiungermi con l’Ombra!»

E quando gli mancò tutta la forza,

cadendo a piombo lui vide soltanto

qualcosa come lume che si smorza

e la sua Ombra a segnargli lo schianto.

Oh Mani, Mani Sante di quell’Uomo!

Se vi trapassa quel foro più truce,

quelle dell’Ombra ci portano in dono

come due stelle germogli di luce;

ed una è l’anima, quella dell’Ombra

e l’altra l’anima del Re dei Corvi»

 

… La notte sembra più fonda…

… ma tu, tranquillo, già dormi…