Amore eterno

“Marianne e Magnus, io sono il vostro medico di fiducia e vi dico che dovete essere ottimisti. Vi siete da poco fidanzati e vivete nel posto più bello del mondo. Guardate fuori il panorama della baia di Tromsø: nel cielo brilla il sole appena fuori dalle nubi, la Cattedrale artica riflette la luce del primo pomeriggio, la brezza marina tonifica l’aria e si sente il profumo di Norvegia …”.

“Caro dottor Olsen, sappiamo di vivere in una città incantevole, ma vorremmo sapere i risultati dei suoi esami. Siamo preoccupati …”.

“Magnus, per la tua patologia abbiamo fatto diversi esami e io mi sono consultato con altri colleghi medici. Pertanto abbiamo analizzato le diverse ipotesi: malattia facilmente curabile, malattia grave, tumore conosciuto o raro e sconosciuto … e sono state valutate le diverse cure, tradizionali e innovative …”.

“… Nel campo della medicina non esistono certezze …”.

“E’ vero, Magnus, ma noi medici dobbiamo considerare ciò che riteniamo, in base agli ultimi esami e ricerche, l’ipotesi più probabile …”.

“Dottor Olsen, l’unica, vera certezza è Dio e tutte le meraviglie collegate al suo Amore materno: i panorami delle terre norvegesi, le altre bellezze della sua Creazione, le storie d’amore senza fine. Io e Magnus abbiamo deciso di affrontare tutta la vita insieme, senza separarci mai … e non ci faremo separare, né saremo infelici, a causa di una malattia pur grave e sconosciuta”.

“I sintomi sono apparsi contraddittori e, comunque, in linea con il decorso di una malattia problematica, ma curabile. Peraltro, dall’esame di ieri, ho rilevato che non si tratta di una malattia, di nessun genere. E la sintomatologia sembra conforme ad un quadro complessivo …”.

“Per favore, ci dica la verità senza tanti giri di parole …”.

“Cosa è la verità? E’ quella materiale che appare di fronte ai nostri occhi o è quella spirituale che vediamo con la mente e sentiamo con il cuore? Abbiamo la forza di superare le difficoltà con il nostro pensiero positivo?”.

“Dottor Olsen, io e Magnus abbiamo coraggio poiché stiamo sempre insieme. Se non è una malattia, cosa potrebbe essere?”.

“Carissimi Marianne e Magnus, la vostra unione vi rende più forti … Ho esaminato tutte le possibilità e, dagli ultimi riscontri, ho verificato che si tratta di … un tumore … raro e sconosciuto … Ne avevo già il sospetto, ma volevo studiare bene le varie ipotesi. Non vi dico ora il nome scientifico del tumore: nella documentazione, potete trovare i termini tecnici. Ma c’è dell’altro … non è finita qui …”.

“Cosa potremmo dire? Ne avevamo il presentimento, una sensazione dolorosa che abbiamo rimosso …”.

“Ragazzi, ve lo ripeto: non dovete essere pessimisti. E’ vero, il tumore è sempre qualcosa che spaventa, ma nel nostro caso specifico ho già analizzato le possibili terapie … Anzitutto, vi sono le cure tradizionali, come la chemioterapia e la radioterapia, che sono forti ma dannose. Poi esistono altre cure, ad esempio omeopatiche, ma non facilmente adattabili al tumore di Magnus. Infine, alcune ricerche di frontiera stanno sperimentando nuovi farmaci omeopatici, che dovrebbero riassumere i vantaggi della medicina tradizionale e della medicina alternativa. In base alle ultime ricerche, tale nuova forma di omeopatia potrebbe curare anche i tumori rari come quello che ci riguarda …”.

“… Quindi ci sono speranze?”.

“Vista la diagnosi e valutata la cura più innovativa, non esiste la certezza di guarigione al 100%, ma la regressione del cancro è molto probabile. Insomma, le prospettive sono molto buone: nella cartella medica troverete tutte le spiegazioni sulla terapia …”.

“Sia ringraziata la Divina Provvidenza che, pur nelle situazioni più difficili, ci mostra sempre la via d’uscita verso la felicità …”. Marianne era fiduciosa.

“Caro dottor Olsen, ora noi dovremmo uscire e parlare da soli … Ci vediamo domani …”, disse Magnus.

***

“Marianne, la Cattedrale artica di Tromsø è veramente meravigliosa: ricordi quando nel mese scorso, su questa stessa panca di legno, ti ho dato l’anello di fidanzamento?”.

“Magnus, come potrei dimenticare? Certe vicende restano per sempre …”.

“Il nostro fidanzamento nella Cattedrale vale come un matrimonio. La nostra vita di sogno insieme è già iniziata …”.

“Prima di scoprire la patologia ed il tumore, avevamo programmato il nostro futuro. Fidanzamento e successivo matrimonio sempre in questa chiesa. Conseguente viaggio di nozze con le navi da crociera Hurtigruten fino a Kirkenes e sosta nella Russia artica. Infine, il ritorno a Tromsø nella nostra nuova casa di Nordøyvegen sull’isola di Tromsøya …”.

“La nuova casa, in cui inizieremo la nostra convivenza, non sarà pronta prima di 5 mesi …”.

“Non sarà il caso di anticipare le nozze? Il dottor Olsen ci ha detto che la guarigione è molto probabile, ma la nostra unione sentimentale è avviata dal mese scorso. Ovvero, il matrimonio è la celebrazione ufficiale di una relazione d’amore già nata con il fidanzamento: non è necessario convivere subito …”.

“Marianne, non abbiano la necessità di sposarci immediatamente perché io sto per morire: la nuova cura scoperta per il tumore avrà successo. Tuttavia sentiamo insieme che è meglio realizzare subito il nostro desiderio …”.

“Magnus, da molti anni io e te coltiviamo il desiderio di un matrimonio nella Cattedrale artica …”.

“Considerati i tempi per i preparativi, gli inviti, ecc., entro un mese potremo sposarci in questa chiesa …”.

“… e potremo anche anticipare il nostro viaggio di nozze …”.

“Le avversità della vita non contano nulla se la relazione d’amore è in prospettiva crescente …”.

“… più di ieri, meno di domani …”.

“… è il vero Amore che si nutre di sé stesso ed aumenta sempre di più, in un sogno senza fine …”.

“Fin da quando ci siamo conosciuti, abbiamo espresso le medesime idee e valori morali: la vita terrena in grazia di Dio non muore, ma continua nella vita eterna …”.

“La vita non è un paradiso, ma va vissuta sognando il Paradiso …”.

“Magnus, vogliamo immaginare come sarà il nostro matrimonio nella Cattedrale artica?”.

“Marianne, possiamo già vederlo con il pensiero: la chiesa decorata con i fiori e le piante artiche, gli invitati commossi e felici per la nostra felicità, la dolce musica dell’Ave Maria di Schubert, la luce del mattino filtrata con i colori dell’arcobaleno …”.

***

“Magnus, il nostro matrimonio del mese scorso ed il viaggio di nozze … sono stati un sogno, un bellissimo sogno che si è realizzato …”.

“… però il decorso del tumore è stato tragico: la nuova cura non funziona …”.

“… Il dottor Olsen è un medico molto bravo e preparato, ha fatto il possibile, ma i nuovi farmaci omeopatici peggiorano la situazione anziché migliorarla …”.

“Marianne, era un tentativo da sperimentare, tuttavia non è servito per il mio specifico tumore …”.

“… Vorrei averlo io il tuo tumore, per soffrire al posto tuo …”.

“No Marianne, tu sei più importante di me, non puoi soffrire al posto mio e, comunque, il nostro dolore va condiviso nel nostro amore …”.

“Magnus, dobbiamo considerare la realtà: le tue condizioni stanno rapidamente peggiorando e presto morirai … Il nostro medico di fiducia non ti ha dato più di 6 mesi di vita. E, se inizierai le cure tradizionali come la chemioterapia, potrai forse sopravvivere qualche mese in più, ma in condizioni sempre più atroci …”.

“… Sto diventando sempre meno lucido … Non è possibile vivere così …”.

“Forse, inconsciamente, sapevamo che sarebbe finita in questo modo … Il tumore è incurabile, viste le attuali conoscenze mediche e scientifiche …”.

“… Ci siamo già sposati, ma presto dovrò lasciarti … eppure ci siamo fatti la promessa di non separarci mai …”.

“… La nostra amica Elise è restata vedova e ancora oggi soffre moltissimo, come nel primo giorno della scomparsa del suo amatissimo marito … Io non potrei sopportare il dolore di una separazione da te …”.

“ … E non ci separeremo, Marianne: Dio ci perdonerà se troveremo il modo per continuare a stare insieme …”.

“… Magnus, io ti leggo nel pensiero … stai pensando all’atto estremo di …?”.

“Sì, Marianne, esistono farmaci in grado di stordire e procurare una rapida morte. Se, formalmente, può sembrare solo un suicidio, in realtà sarebbe un gesto di grande amore e coraggio …”.

“L’Amore Materno di Dio ci ha fatto sposare e non impedirà la nostra morte insieme, per continuare il nostro matrimonio in Paradiso …”.

“Marianne, allora siamo d’accordo: parleremo con il dottor Olsen e troveremo la soluzione per affrontare, uniti, la fine della nostra vita terrena …”.

***

“… Ho commesso un grandissimo errore … Magnus non aveva un tumore incurabile, né doveva essere curato con una nuova terapia omeopatica … Ho fatto altre verifiche con i miei colleghi sui sintomi contraddittori della sua patologia … Esistono altri casi come quello di Magnus e sono malattie rare ma facilmente curabili … Sarebbe bastato avere più tempo a disposizione, ma ormai è troppo tardi. I due ragazzi sono morti insieme con il farmaco indicato da me … Voi siete i loro genitori, riuscirete mai a perdonarmi?”.

“Io sono la mamma di Marianne e conosco il grandissimo amore che legava mia figlia a Magnus … Lei non avrebbe potuto sopportare una vita senza il suo amatissimo sposo. E i due ragazzi conoscevano la competenza e la passione del loro medico di fiducia … Caro dottor Olsen, lei ha fatto il possibile, anche gratuitamente, per aiutare e salvare Marianne e Magnus, quindi non ha nessuna colpa …”.

“Gentilissima signora, io avrei dato la mia vita per salvare i due novelli sposi, ma non ci sono riuscito. E, per ironia della sorte, ho indicato il farmaco per interrompere la loro vita …”.

“Ma è stata interrotta solo la loro vita terrena: ora mia figlia e Magnus sono nella pace e gioia del Paradiso …”.

“E’ vero, i due ragazzi sono sempre stati molto religiosi, la loro Fede in Dio li ha salvati … La loro bellissima storia d’amore è un esempio per tutti gli altri fidanzati e sposi …”.

“Marianne e Magnus hanno sempre dimostrato un amore romantico. Ad esempio, sono rimasti affascinati dalla vicenda del Titanic e, in particolare, dalla storia dei coniugi Straus, che sono rimasti vicini per tutta vita fino all’affondamento della nave. La signora Ida Straus – invitata da un ufficiale del Titanic a salire a bordo della scialuppa di salvataggio per poter mettersi in salvo – rifiutò l’invito dicendo: ‘Non voglio essere separata da mio marito. Come abbiamo vissuto insieme così moriremo insieme’ …”.

“Carissima signora, ora Marianne e Magnus sono in Cielo, insieme a Ida e Isidor Straus e alle altre anime elette”.

“I due sposi romantici avevano la passione dei viaggi sulle navi, come i vichinghi andavano in drakkar nel Medioevo. Durante la vita di sogno del Paradiso potranno celebrare la loro storia d’amore in crociere senza fine. Un Amore eterno …”.


- Ida e Isidor Straus

Il naufragio del Titanic ha disvelato
storie di paura e di coraggio,

i ricchi hanno tolto spazio ai poveri,
ma hanno dato loro il Paradiso,

il male accade per far vincere il Bene,
il pericolo è la Salvezza eterna,

sulla grande nave c’era
una coppia romantica ed eroica,

la Donna, invitata a salvarsi,
volle restare accanto al marito,

“come abbiamo vissuto insieme,
così moriremo insieme”,

lui ordinò alla cameriera di salvarsi
al posto della moglie,

affondarono con la nave
e sopravvissero in Cielo,

Ida e Isidor Strauss …


- L’Amore negli universi paralleli

Cosa è il vero Amore
se non il Bene infinito?

L’infinito è il multiverso
con le dimensioni quantiche,

il Paradiso degli amori impossibili
nel mondo materiale,

lo spazio illimitato
con i desideri giusti e romantici.

Il sentimento non avverabile in terra
avverrà in Paradiso,

con la Mente Divina
che ha creato il multiverso.

Non dobbiamo mai disperare
nella brevissima vita terrena,

la vera Vita è in Cielo,
dove realizzeremo i sogni impossibili,

l’Amore negli universi paralleli …


Esempio di madre

C’era una volta in terra nebbiosa

una bambina povera ma ricca di valori,

 

la fanciulla crebbe e divenne madre,

una guerriera sola e coraggiosa,

 

come roccia di laguna,

la fiera mamma educò le figlie alla virtù,

 

la Donna rinunciò a se stessa

donando la vita ai frutti del suo grembo,

 

la misura dell’Amore

è il sacrificio per le anime dilette,

 

lo scoglio riemerso dal mare in burrasca,

così è la madre d’esempio per le figlie…


Venezia, il sogno sospeso nel tempo

Dalla nebbia dei ricordi

emerge la perla del mar di Adria,

 

una città distesa

nella dolce laguna incantata,

 

il Canal Grande la taglia

come un serpente di mare,

 

le calli romantiche

diffondono il profumo dell’umido,

 

passeggiare è perdersi

nei viottoli a forma di labirinto,

 

Venezia,

il sogno sospeso nel tempo…


In laguna con l’anima gemella

Il viaggio verso Venezia

è nella magica notte,

 

dalle dolci colline toscane

al grande Appennino,

 

la Jeep va avanti

lungo il desiderio del sogno,

 

alle prime luci dell’alba

inizia la pianura immensa,

 

la nebbia circonda il paesaggio

bagnato dai fiumi,

 

l’odor di laguna si diffonde

nell’aria del mattino,

 

le strade si aggrovigliano

tra centri abitati e viadotti,

 

e all’improvviso

il sogno s’avvera,

 

il ponte si distende

verso l’orizzonte dell’infinito,

 

in fondo appare la regina del mare,

la fiera leonessa,

 

la città sospesa nell’acqua

si avvicina e commuove,

 

i ricordi del passato

si intrecciano con l’emozione del presente,

 

il futuro sarà meraviglioso

tornando in laguna con l’anima gemella…


L’impervio lago del Paradiso

Il dolce sonno sul far della sera

custodiva la Donna sola e coraggiosa,

 

già dormivan le bimbe della guerriera,

le due principessine della mamma valorosa,

 

l’avvolgeva il sogno dei ricordi

sulla terra del regno boscoso,

 

le selve e i monti dei primordi,

le cime nevose e il verde meraviglioso,

 

sin da bambina la Donna sperava,

nei suoi profondi occhi v’era l’avvenire,

 

il vento delle Alpi la carezzava,

le violette di montagna la facean gioire,

 

desiderava la fanciulla un futuro d’Amore,

una casa in laguna con l’anima gemella,

 

lei serbava nel cuore

una famiglia virtuosa e bella,

 

il sogno della Donna continuava

sui prati diletti dal suo bel viso,

 

lo specchio d’acqua blu ammirava,

l’impervio lago del Paradiso…


La selva oscura

C’era una volta nel buio passato

il pianeta nebbioso di Fobos,

 

un mondo immerso

nella perenne bruma,

 

il sole mai sorgeva

nel cielo plumbeo caliginoso,

 

le foreste immense

mutavano i timori in mostri,

 

i ricordi vuoti

sommergevano i due viandanti,

 

Sara e Martin,

avvolti nella nebbia,

 

si conobbero per destino

e si divisero per la paura di lasciarsi,

 

come gli infanti lasciati dalla mamma,

nella gelida notte si persero gli amanti,

 

il sonno li colse,

la Madre antica ebbe compassione,

 

la selva oscura li avvolse…


Il mistero della vita

Gli amanti divisi

caddero nel sonno profondo,

 

in relazione quantica

s’unirono le menti,

 

il varco dimensionale

si dischiuse verso l’impossibile,

 

nel tempo sospeso

un altro mondo apparve, un’altra nebbia,

 

il pianeta di Terranova

accolse nel sogno i due viandanti,

 

la perla del mar di Adria

emerse dalla calma laguna,

 

nella sera nebbiosa

affioravano dei lampioni le luci soffuse,

 

Sara incantata

riconobbe la sua Venezia amata,

 

soave era passeggiare

nelle calli romantiche,

 

il mistero della vita era sognare…


Il risveglio nel Paradiso

La Serenissima

i cuori lontani accoglieva,

 

la dolce guerriera

più paura non aveva,

 

e nella nebbia all’improvviso

l’anima gemella lei scorse,

 

dal manto lattiginoso

apparve il guerriero amato,

 

“Martin, sei nel mio sogno?”,

“Sara, è il nostro sogno?”,

 

“Nella selva oscura

ci siamo divisi a causa della paura”,

 

“Nel sonno ci siamo rivisti

perché da sempre è il di noi destino”,

 

la Madre Eterna,

che move il sole e l’altre stelle,

 

avea riunito gli amanti diletti

nell’odor soave dei canali bianco latte.

 

L’indomani lui venne destato dal di lei bel viso,

continuava il sogno sulla dolce laguna incantata,

 

il risveglio nel Paradiso…