Alessandro Pisegna - Poesie

E poi

 

E poi te ne vai via da me
Io che avrei rubato il cielo 
Per stare un istante nel cuore tuo
Ma dimmi cosa volevi 

E poi ogni sera corro sempre li’
Dove mi sento ancora vivo
Dove non trovo mai le parole
Ma dove sento ancora la mia voce 

Sento il sole ma già so che non mi scalderà
Sono le emozioni tutto ciò che la vita da 
Se mi volto sento ancora i passi della nostalgia 
Alzo lo sguardo e’ il cielo tutta la vita mia 
Cammino nella notte in silenzio per paura che qualcuno mi sentirà
Urlo al mondo tutto quello che non mi va 
Dimentico le chiavi a casa tua per poi chissà 
Essere certo che qualcosa di me ti resterà 

E poi ogni mattina finisce sempre così, mi sveglio cercando il sorriso tuo 
Allungo le mani e sento il freddo, quel gelo che hai lasciato dentro me 

Piango ormai anche se non mi va
Quando vedo il mare penso che un giorno si fermerà 
Sono sicuro che c’è qualcuno che ci guarda da lassù 
All’ improvviso ritorno bambino quando sento il mio pallone correre laggiù
Mi commuovo sempre quando vedo quelle due anime passeggiare là 
Vivono mano nella mano e si amano in libertà 
Chissà come saremo stati amore mio
Invecchiare e contarci le rughe era questo il sogno mio 


 

Il mio mare eri tu 

 

Se io potessi farti cambiare idea

Non farti credere a quella menzogna 

Che quella sera ha cambiato tutto

 

Se io potessi buttare giù quel muro

Che si è alzato tra il mio sorriso e la tua bocca 

La mia mente ancora cammina su quel mare 

quella sera ci rincorrevamo come bambini,

ci tiravamo il cuore, ti ricordi vinceva chi riusciva a stare più tempo senza parlare 

 

Quei giorni sono impressi negli occhi miei 

Non vanno più via nemmeno se piango 

Solo i ricordi rendono vivo il presente mio

Sorridono al futuro e proteggono il tragitto mio 

Ogni sera cammino scalzo su quella sabbia, ormai gelata come la mia anima, 

quando penso che il mio mare eri tu 

 

Ora non credo più nemmeno all’amore 

Il cuore batte senza sapere che non lo faccio più volare 

Mi hanno detto che vivere senza amare

E’ come se un uomo riuscisse a sopravvivere rifiutandosi di respirare

E’ impossibile tirarsi indietro davanti all’amore 

Devi per forza arrenderti e solo amare 

 

Quei giorni sono impressi negli occhi miei 

Non vanno più via nemmeno se piango 

Solo i ricordi rendono vivo il presente mio 

Abbracciano il futuro e proteggono il viaggio mio 

Ogni mattina passeggio sulla mia terra 

Ormai silenziosa come la mia anima, 

quando penso che il mio mare eri tu 


 

 

Il mio niente 

 

Dove sono quegli occhi 

Che mi hanno fatto innamorare anche della vita mia 

E quella luce profonda che 

Mi è entrata dentro e non va via più 

Ormai non dormo più da giorni 

Piove nei miei occhi da un po’  

Ormai che non ci sei più 

non mi frega più 

 

Niente quante volte ti ho detto per me non sei niente 

Non sapendo che in quel niente c’era tutto quello che volevo 

Proprio io che non ho mai saputo riconoscere chi mi vuole bene veramente 

Questa notte mi tiene sveglio 

Quella notte che hai passeggiato a piedi nudi nella mia anima 

Quella notte che mi hai preso la mano e mi hai detto nessuno mi capisce come te 

 

E’ sempre inverno nella mia stanza

Anche il sole fa fatica a sorgere 

Lo vedo si nasconde, si vergogna di essere felice

Ma la colpa è solo mia 

Io che non ho saputo mai scegliere 

Ora prenderei la testa e la sbatterei contro il muro 

 

Niente quante sere ti ho detto per me sei niente 

Non sapendo che in quel niente c’era tutta la mia vita 

Ora ho un abisso nell’anima, quando penso al mio sguardo che ti guardava inerme, ti guardavo e non ci capivo più niente, ti abbracciavo e amavo il mio niente 


 

 

Io vorrei

 

Sono fermo alla stazione 
E camminano le mie idee 
Sai quel vecchio treno mi riporterà da lei

Riaffiorano tutti i ricordi 
Ti ricordi quella notte al mare 
ci rincorrevamo come pazzi
Eravamo tristi di felicità 

Ti prego aspettami, sempre al solito bar
Chissà se mi riconoscerai
Sono invecchiati gli occhi miei
Ma i miei sguardi non hanno perso la memoria 

Io vorrei ripartire da quella sera sai 
Io vorrei ritrovare quella ragazza là 
Io vorrei riabbracciare tutta quella ingenuità 
Che sai negli anni non ho ritrovato mai 
Forse la vita mi da l’ultima possibilità 

Il treno sembrava volersi fermare 
Voleva evitare un altro addio
Già sapeva che non eri lì 
Ormai ho quasi tutti i capelli bianchi 
Ma ancora riesco a illudermi 

Chissà se mai ti rincontrerò 
Forse dovrò solo arrendermi 

Io vorrei amare tutto quello che ami tu
Io vorrei regalarti gli ultimi giorni miei
Io vorrei essere felice come qualche anno fa
Sai non è mai tardi per fare pace con la vita 



Ogni notte

 

Ogni notte
Ritornano i tuoi sguardi
Ad illuminare i miei occhi spenti
Ma poi mi volto e non ci sei

 

All’improvviso riecco i tuoi sorrisi

Ogni giorno più infelici        

Forse ora non mi credi 

 

Ogni notte 
Corrono i ricordi
Piangono anche i rimpianti
La nostalgia prende le mie mani 
E la notte diventa solo un giorno in più da capire 

 

Ogni notte 
Mi sveglio per il freddo 
Mi manca la coperta 
Che tu tiravi a te e tenevi stretta 

 

Ogni notte 
La radio mette quella canzone 
Ricordi quella che mi dedicasti
Quella sera in riva al mare 

 

Ogni notte 
Mi dico domani 
Sarà la notte giusta per dimenticarti 
Ma forse ce l’ha farò 
Ma ogni notte tutto torna a vivere 
Ma per passare l’ultima notte con te 
Regalerei al primo passante i sogni miei 

Ogni notte
Mi scrivo tutti i silenzi 
Che non avrei voluto regalarti 
Ma che capivi solo tu 


 

Paura della felicità 

 

I sogni chiusi in un cassetto da un po’ 

Ormai hanno paura di uscire e svanire 

 

La mia serenità che resta in bilico sempre pronta a cadere 

ogni volta che ti vedo correre sul viale 

 

Ma così di corsa dove vai

Devo rincorrere i miei sogni fuggiti mi sussurravi 

Pregavo per non far scattare verde al semaforo 

Io che per vederti un secondo mi sarei giocato il paradiso 

 

Era straordinario veder trasformare le mie giovani idee 

In capolavori grazie alla tua folle fantasia 

 

Il nostro silenzio quante ne ha viste, se potesse parlare, 

ha visto sguardi senza mai fare un fiato 

 

Ma così piano ora dove vai

Ormai i miei sogni faticano a camminare 

Si siedono per respirare 

A pensare che mi sono visto anziano al tuo fianco 

Ora nemmeno mi riconosci, secondo me fai finta di non vedere 

 

Ti prego non ti fermare proprio ora 

Ormai i tuoi sogni li hai raggiunti

Quanto costa cara la vita per due come noi 

Che sembrano liberi ma li lega la paura della felicità 


 

 

Quel sogno che credevo non toccasse a me 

 

Non so se ti è mai capitato anche a te 

Che quando ti sembra che vada tutto male 

Quando fai fatica a guardarti 

E ti manca la terra dove camminare 

Arriva uno sguardo straniero 

Ma che dentro di te ti guarda da una vita 

E vedi tutto più chiaro 

Era tutto quello che volevi

 

E chissà se hai mai capito che non passavo lì per caso 

Ma che non vedevo l’ora di incontrarti 

Io che uscivo prima dal lavoro e correvo là 

Cercavo i tuoi occhi teneri tra le ansie della gente 

E la notte mi addormentavo guardando la tua fotografia 

 

Ma quanto tempo ho perso a farmi piacere quello che già sapevo che non mi poteva piacere

Io che cercavo quel sorriso, quello che non smetteresti mai di guardare 

Ho capito di amarti quando mi accorsi che parlavo con la tua voce

Quando dicevo solo le cose che tu avresti voluto ascoltare 

Quando ti chiamavo nell’istante preciso in cui mi volevi sentire 

 

E chissà se hai mai capito che non passavo lì per caso 

Ma solo per rivedere quello sguardo, che mi ha devastato la vita, con questo freddo mi è entrato nelle ossa, tu ci scherzi ma ci potevo anche morire, una tempesta di dolcezza e malinconia 

 

Eri quello che ho da sempre sognato, quella carezza di sole che esce tra le nuvole, che anche se è dicembre può far sembrare primavera

Quel sogno che credevo non toccasse a me

Sei arrivata come un uragano, in un oceano calmo che dormiva da un po’, che aveva paura delle onde e si era seduto, ma che aspettava solo te 


 

Se vuoi chiamami amore

 

Quando non ho più niente da pensare 

Arrivi tu

Sei il mio passatempo preferito 

Sei quel dolore che mi appartiene ogni giorno di più 

 

Quando non ti sento mi sento male

Sei più di una lunga agonia 

Sei una giovane malattia che ormai non va più via

 

Ormai mi scorri nelle vene 

Ti conosco da così poco 

Ma mi sembra di averti già incontrato nel mio passato 

 

Non so se ti sei accorta che mi ha stravolto l’esistenza 

All’improvviso ha smesso di respirare la mia vita 

Ormai il mio tempo ha solo il tuo sapore 

       Ma che aspetti a vivermi e ad abbracciarmi

 

Se la notte non dormo ci sei sempre tu 

Sto tutta la notte a pensare 

Quello che il giorno dopo può farti piacere 

 

Chissà domani quale pensiero ti sveglierà e chi ti regalerà un sorriso 

Io so che ce la metterò tutta per farti dimenticare il passato 

 

Non so se ti sei accorta che mi hai stravolto l’esistenza 

All’improvviso ha smesso di respirare la mia vita 

Ormai sul mio tempo c’è scritto il tuo nome 

Ma che aspetti a stringermi 

Se vuoi chiamami amore



Torniamo a ridere di noi

 

Parlare con una donna anziana per ore e ore 

E vederla all’improvviso ringiovanire 

quando parla del suo giovane amore che ha dovuto abbandonare 

 

E perdersi nello sguardo delicato di un giovane 

che sembra star bene ma che nessuno è mai riuscito a capire 

 

E impazzire per ricordare dove aver già visto 

quegli occhi sinceri e pieni di dolore 

 

E poi ritrovarli appesi al muro una sera di settembre 

Perché lo specchio non può mentire

E fissarli a guardare perché è tanto che 

non guardo dentro me 

Ma la vita mia va da sé 

Ora ho occhi nuovi 

Torniamo a ridere di noi 

 

E ritrovarsi solo a parlare con un cane randagio

E per un istante sentirsi compreso 

 

E voler avere lo stesso coraggio del mare 

Che non si arrende davanti al primo temporale 

 

E non riuscire a trattenere un pianto 

Per una gioia che non è la nostra 

 

E rimanere impassibili quando riconosciamo che è la volta nostra 

Perché già sappiamo che dovrà finire 

E fissarti tutta la sera, perché è tanto che non guardo dentro me 

Ma la vita mia ormai qui non c’è 

Ora ho sguardi nuovi 

Torniamo a ridere di noi 


 

 

Il rimpianto più grande

 

Ti parlerò di un sorriso 
Un sorriso nascosto 
Un sorriso mai dato 

Ti parlerò di quella parola
Che per paura non ho mai detto o mai pensato, ma che ho pagato 

Ho pagato per sbagli
Che non erano miei
Ma per avere te ero disposto a vendere me 

Ti parlerò di quando ho lottato anche contro me 
Ho fatto finta di star male solo per far star bene te 
Ho preso a pugni ogni diceria e ho buttato giù il muro dell’ ipocrisia
Ho conosciuto anche il sapore del rimorso e l’ entusiasmo dell’ attesa 

Ti parlerò di quando era tutto vero
Anche le mie canzoni, soprattutto le emozioni 
Quando non mi capiva la gente 
Quando mi emozionavo e poi piangevo per niente 

Ora ti voglio dire che 
quando ero triste avevo soltanto te 
Eri la spalla del mio amico più caro 
Eri la mano che mi prendeva nel buio 
Io vivevo attraverso i tuoi occhi 
E piangevo senza farmi vedere 
Ma era tutto bello lo stesso

Ora vorrei sapere solo se

Se dovessi morire ora c’è qualcosa di me, dentro i tuoi sguardi 
Se ci sono i miei passi nei tuoi, una carezza, un gesto, un momento di noi
Un sogno lasciato in sospeso 

Una parola che avresti voluto sentire in più 
Te la scrivo qui 
Sei il mio rimpianto più grande