Antonino Castelli
Poesie
Gaia
Nel tuo volto di bambina
c’è un sorriso di donna,
uno sguardo attento
ad un presente già passato,
c’è lo slancio di un futuro
colmo di sogni e incertezze,
nel tuo volto di bambina
c’è un padre che ama
un sorriso distolto
da un altro viaggio
un ignoto domato
D’amore e morte
Sulla porpora di fiori prepotenti e impavidi
mostri i sentieri di una via ignota
e incurante ti prendi gioco
del timido biondeggiante grano
per poi lasciarti morire
nell’ultimo atto finale:
e cade l‘infinito seme
Non è ciò che sembra
Non è ciò che sembra a toglierti il fiato
quando lavori una terra buona!
Le mani impastate di polvere onesta
e onesto sudore
così a sera torni sereno!
Provi a tornare e amare
e tutto riempie del suo sapore
un sognato tramonto
Cammini incauto e non curante
Non è ciò che sembra a toglierti il fiato
Il mio olivo
Così recita il mio olivo eterno:
io voglio che ti senta vivo in ogni istante
sempre e per sempre senza tempo e spazio
il sempre in un adesso infinito
Chi sei uomo
Chi sei uomo quando arrivi alla fine
non servono più i ricordi
ti accoglie l’ultimo ignoto
e non conosci il suo vuoto volto,
la sua voce
Sei pronto ad un’altra sfida.
Chi sei adesso che il nulla ti attanaglia
e trovi fatica a rimanere lucido
per un altro bacio,
per un altro abbraccio.
Chi sei uomo… chi sei adesso!
Tanto amore dato
e ricevuto e che questo amore
ti accolga senza più paura