Ela - Poesie

“Incontro”

 

Corridoio senza fine.

Stanze in successione confondono la mia mente.

Lungo tappeto rosso per terra prepara il cammino verso l’amore infinito.

Luci sopra di me.

Calde.

Una goccia di sudore scivola sulla fronte.

Il tappeto rosso è finito.

Sconvolto.

La vedo su quelle scale.

Inginocchiata.

Che strofina la mano contro la sua onestà.

Fascetta nera sulla bianca fronte.

E una tuta da lavoro.

Strumento sensuale su di lei.

Alza gli occhi e mi guarda.

Scappo in terrazza a fumare con lo stomaco a pezzi.

Pezzi d’amore che si ricompongono quando mi raggiunge.

Lei parla.

Io non la sento.

E vedo la fine del mio passato dipinta nei suoi occhi.

E tutto comincia ad avere un senso.

O forse niente avrà senso senza di lei.

La voglio.

Voglio un amore che mi uccida e che mi faccia rinascere al suono della sua voce.

Voglio i suoi occhi contro i miei.

La sua bocca per cospargerla di poesia.

La sua pelle e il suo corpo per scivolare via nella dolcezza.

La sigaretta è finita.

E nel mio cuore inizia il tormento.

Dissolvenza.


 

“La Luna che ride”

 

La luna che ride.

Ha come il suo volto.

Cosparso d’argento.

Privo di accento.

La luna che ride.

Si prende il mio oscuro.

Mi regala le stelle.

Senza saperlo.

La luna che ride.

Il suo suono mi scalda.

Come un incanto.

Come un incontro.

La luna che ride.

Mi abbandona al suo abbraccio.

Si tinge di luce.

Mi illumina il passo.

La luna che ride.

Aveva una maschera.

Ma quando l’ha tolta.

Sorrideva anche sotto.

La luna che ride.

E siamo un po’ noi.

Tremano i muscoli.

Si sciolgono nei suoi.

La luna che ride.

E libertà ritorna.

Come in un uomo.

Quando un uomo sogna.


 

“Nebbia”

 

Specchio che rifletti il mio volto.

Non lo sai che io ti sto ingannando?

Non potrai mai avere la mia immagine.

Come io non potrò mai vederla attraverso di te.

Sciocco vetro splendente.

Il mio viso, come la mia anima, non può splendere senza di lei.

Senza i suoi baci.

Senza la sua voce.


 

“Tenerezza”

 

Abbassa la testa cercando il mio abbraccio.

Il mio corpo per proteggere il suo volto.

Si vergogna per un non so che.

Ed è bellissima nella sua tenera insicurezza.

Innamorarsi di ogni suo piccolo gesto.

Di ogni sua parola.

Si ogni suo pensiero.

Innamorarsi di lei è condannarsi a essere felici.


 

“Dolce amaro”

 

Ho asciugato le sue lacrime.

Sono piccole gocce di cristallo bagnato che scivolano lievi sulle mie mani.

In quelle lacrime c’è tutto il nostro amore.

Escono perché il cuore non può trattenerle.

E se ne vanno via.

Lungo sentieri protetti dai poeti.

Amica mia.

Farti piangere è un po’ come morire.

Ma quant’è bello rinascere un attimo dopo facendoti sorridere.


 

“Pioggia”

 

Piove.

Cadono pesanti le gocce dal cielo.

Piove.

La nostra macchina è bagnata d’amore.

Piovre.

Il nostro incessante respiro dipinto sul vetro.

Piove.

Il tuo corpo scivola leggero su di me.

Piove.

Brividi dovunque lanciano le nostre labbra.

La pioggia è finita.

Ma noi continuiamo.

E danziamo su musiche mai scritte.

Inventate dalla nostra passione.

Che crescono ad ogni sorgere del sole.


 

“Libertà”

 

Alcuni dicono che la libertà si nasconde tra le onde del mare.

Altri sopra le nuvole.

Fra le stelle che illuminano il cielo degli uomini.

Io invece dico che scivola teneramente sui nostri corpi.

Che timida si rifugia tra i tuoi capelli.

E violenta esplode.

Mentre le nostre labbra si abbracciano.