Leonardo Sabbadini - Poesie

Fortuna e treni

 

La fortuna la si crea disse qualcuno
La fortuna è cieca disse qualcun altro
La fortuna non esiste dico io
La fortuna non è altro che una infinita
Serie di treni che passano regolarmente
Sta a noi decidere se salire su quei treni
Sta a noi scegliere quale treno prendere
Quello della carriera che ti porta successo
Quello dell’amore che ti porta alla felicità
Quello della vita che ti porta ovunque vuoi
Sono ancora fermo alla stazione
Non so decidere su quale salire
Io sto ancora aspettando il mio
E non è ancora arrivato
Secondo me ha le ruote sgonfie
Oppure è già passato… chissà…
Io aspetto…


 

Fantasma

 

Dopo l’ennesima sera da solo
Mi ritrovo a camminare per strada
Lungo le solite vie della mia città
Niente di nuovo…
Tutto è tranquillo…
Ogni tanto incrocio qualcuno…
Vedo la solita ombra…
Ma questa volta è diverso…
Ho qualcuno di fianco…
O meglio, qualcosa.
La sua ombra è strana
Si vede a malapena…
È l’ombra di un fantasma
E quel fantasma sono io!
L’io di quando ero spensierato
Che vuole farmi compagnia!


La poesia perfetta

 

Per quanto possa scervellarmi
Potrei scrivere migliaia di poesie
Per trovarne solo una… quella perfetta!
Ma solo due parole dicono tutto
Per raggiungere il tuo cuore
Due parole con la potenza di una bomba
La poesia perfetta è…. “TI AMO!”


 

Massacro

 

Sento un odore forte nell’aria…
Odore di morte, misto all’odore di fumo…
Non posso vedere ma so cosa succede,
Sento rumori forti, gli spari, urla di donne,
Il pianto dei bambini, i nitriti dei cavalli…
E in lontananza il suono di una tromba…
Non vedo niente ma so cosa accade…
L’unica cosa che posso fare è pregare
Pregare il grande spirito…
Chiedergli di proteggere le nostre anime…
Poi, tra l’odore acre e il silenzio,
Il capo dei visi pallidi mi parla…
Non capisco, ma c’é disprezzo nella voce
Poi un lampo e tutto tace… non prego più.


Zombie

 

È notte, cammino per la città
Non ci vedo molto bene
Ma quello che vedo non mi piace
Vedo persone, persone strane
Sembrano tutte ubriache
Camminano in modo strano
Malferme sulle gambe
Deambulano senza una meta
Tutte con lo sguardo perso
Anche io non mi sento strano
Urto una persona e proseguo
Nemmeno ci guardiamo a vicenda
Nemmeno ci scusiamo per l’urto
Ho fame ma non ne sento i morsi
Ho la pelle livida e malconcia
Ho le vene in evidenza e le unghie rotte
Sento odore, odore di sangue e morte
Mi guardo attorno e capisco
Sono tutti morti…
Siamo tutti morti…
Siamo zombie!


Con questo…

 

Con questi miei occhi
Ho visto molte cose
Ma non ho mai visto il mondo
Con queste mie mani
Ho lavorato e creato cose
Ma non stringo nulla di mio
Con queste mie gambe
Ho camminato molto
Ma non ho mai fatto un viaggio
Con questo mio cuore
Ho sempre vissuto
Ma non ho mai vissuto veramente
Con questa mia bocca
Ho parlato alla gente
Ma non mi son mai fatto ascoltare
Con questo… …
Basta!


Pensieri di un condannato

 

Solitamente quando si avvicina il momento
Ogni persona ripensa a tutta la sua vita…
Le gioie, i dolori, i meriti, le colpe etc…
Il mio momento è arrivato prima
Il mio tempo sarebbe scaduto più avanti…
È strano… Per un condannato a morte,
I primo pensiero non è la propria colpa…
Il primo pensiero è la paura di morire!
Percorro il tragitto dalla cella alla forca
Con passo malfermo e impaurito
Davanti ho un prete che chiede perdono
Per salvare la mia anima…
Non so perché… Forse è per la paura
Ma rido e lo prendo in giro…
Poi arrivo a destinazione…
La gente mi urla contro, sputa, mi maledice
Mi chiamano assassino, mi umiliano,
Mi tirano di tutto e hanno ragione!
È un piccolo prezzo per la mia colpa…
Il boia mi mette un sacco nero in testa
E una corda al collo… ho il fiatone…
Poi in un attimo, sento il vuoto…
Il mio respiro si ferma, annaspo,
Cerco un appoggio che non trovo
Nessun rumore, nessuna folla a urlare
La mia coscienza se ne va lentamente…
Senza accorgermene mi piscio addosso…
Buio completo… non sento niente
Scusatemi…


Autunno…

 

Una stagione legata alla malinconia
Le piante si tingono di rosso e arancio
Il colore del sole al tramonto
Il colore degli ultimi momenti caldi
Una stagione veloce come un lampo
Unisce le anime e i cuori di due persone
Due persone fatte per stare insieme
Due persone destinate ad amarsi
Due persone unite per la vita
Autunno… una stagione malinconica
Una stagione meravigliosa!


Mostro

Ecco… ci siamo…
La luna è alta nel cielo
Sta per cominciare!
Sento piano piano il mio corpo mutare
La mia pelle è in fiamme e si spacca
Non è più liscia, ho peli ovunque
I miei arti si allungano, mi fanno male
Le ossa si spezzano e si modificano
Il dolore è insopportabile, impazzisco
Vista udito e olfatto sono più acuti
Mani e piedi hanno artigli potenti
Non ho più denti, ma zanne d’acciaio
Comincio a non ragionare più
L’istinto di cacciare ha il sopravvento
Ho sete di sangue, devo uccidere
Sto diventando qualcosa di indescrivibile
Un mostro!


Ali azzurre

 

Su di te due ali infinite
Il tuo cuore sfuggente
Io ti inseguo da tempo
Sei come un uccellino
L’uccellino azzurro della fiaba
Che tutti vogliono e inseguono
Prego solo di riuscire
A raggiungerti per primo