Marisa Sedita

Poesie in mostra


Il Crepuscolo

Il crepuscolo offuscò
l’alba, tinse di rosso
il cielo e colorò di rosa
l’azzurro del mare
Una barchetta ferma
si mosse e cercò
nuovi orizzonti
A piedi nudi cominciai
a correre sulla spiaggia
di sabbia
Il vento scompigliava
i miei capelli e sferzava
il mio viso,
ma io non mi arrendevo
Incespicavo e cadevo
Mi rialzavo e continuavo
a correre.
Ti cercavo
Ti cerco ancora
e continuo a correre.
Ti troverò
Ovunque tu sia


 

La terra rossa

Si tinge di Rosso il cielo
un Rosso intenso abbagliante
Guardo e attendo che sorga
il Sole
Attendo a lungo
Penso a quei bambini
che guardano il sole
Ad oriente.
Hanno gli occhi
pieni di luce
Girano attorno lo sguardo
e cercano
Cercano e chiamano
Mamma, papà
Dove siete?
Adesso non è più
Rosso il cielo
È ocra.
Guardo e continuo
ad attendere
Fino a quando?
Sento scoppiare una bomba
Cerco il bambino
Non lo trovo
Sento la sua voce squillante
Piena di pianto
sulla terra Rossa,
Rossa di sangue
Torno a guardare il cielo
Il sole sta sorgendo
Sorge
Si intravede appena
Le nuvole lo hanno coperto
Non risplende
Non risplende per me
Oggi non risplende per lui
Attenderò domani.


 

Se

Se tu sapessi
cosa significa amore
I tuoi occhi brillerebbero
di una luce diversa
Ma non lo sai
Se tu sapessi
cosa significa sogno
chiuderesti gli occhi,
abbasseresti le palpebre
e dormiresti
di un sonno profondo
Ma non lo sai
Se tu sapessi
cosa significa illusione
alzeresti gli occhi
al cielo e cercheresti
l’immensità
Ma non lo sai
Se tu sapessi…
Ma non lo sai
Non lo saprai mai


 

Donna

Assetata di mare
Assetata di sole
Assetata di vento
Col corpo pieno di sabbia
I capelli sciolti
Gli occhi illuminati
d’immenso


 

E non è stato

Avresti potuto
Avermi
Avrei potuto
Averti
Sulla nuda sabbia
ho scritto un ricordo
Soffia il vento
Porta la sabbia
In alto
Attorno
In giri vorticosi
Cade la pioggia
Dal cielo
Continua
Incessante
Mi bagna il viso
Mi scompiglia
I capelli
Ma quel ricordo
Non si cancella
È scritto sempre lì
A caratteri di fuoco


 

Sogno e realtà

Ero viva
Sognavo mari
montagne e colline
Mi libravo in alto
e volavo.
Sui tetti
delle case,
dei grattacieli
Più su
Sempre più su
sino ad immergermi
nell’immensità
Per incontrare te
che eri andato via
e mi aspettavi
Per abbracciarti e
stringerti a me
ancora una volta
come una volta…