Marisa Sedita
Poesie
Con te
Volevo sostenermi
nei giorni più tristi,
vedere con te
il sorriso di un giorno
che muore.
Pietre
Sulle pietre del tempo
ho costruito
la mia storia,
dalle pietre del tempo
vorrei staccarla
buttarla via
D’improvviso
Sepolto da una coltre bianca
Ancora incredulo
Con negli occhi
il bianco della neve
e l’ultimo raggio di sole
Mattino d’inverno
Freddo
Il cielo grigio
Nuvole sparse
Le mie mani gelide
E tu non ci sei
Cercare l’alba
Soli per le strade
del mondo
ad attendere
un’alba
che non c’è
Senza saperlo
Legati
a doppio filo
senza sapere
perché
Violenza
Solo gli stracci
Sulla mia carne violata
Sulla mia pelle
Un raggio di sole
Ho rubato
un raggio di sole
per te
Stasera
Ho tanto freddo stasera
Vorrei sentire la tua mano
Ma tu non ci sei
Te ne sei andato via così,
Senza un sorriso
Senza una lacrima
Senza un addio
Sei volato in cielo
E non mi hai detto
Quel che volevi
Quel che ancora sognavi
Ti sto ancora aspettando
Ho tanto freddo stasera
Il Vortice Arcobaleno
E si mise a gridare al vento:
Ti Amo
Ti Amo
Ti Amo
Correva,
correva con quel suo vestito
celestiale
che l’avvolgeva tutta
e aderiva alle gambe.
E mentre gridava,
gli alberi
le piante
i fiori
le farfalle
si misero a girare, a girare con lei,
si librarono in alto
in un vortice
dai colori dell’arcobaleno
e cominciarono tutti a girare
a girare
sino a quando….
le forze le vennero meno
e cadde,
e allora….
Loro continuavano a girare.
Lei lì,
sdraiata a terra,
fissa,
immobile
continuava a guardare il cielo
con gli occhi spalancati
e pieni d’infinito,
innamorati d’infinito.
La sentì Orfeo
da lontano
e corse
corse per salvarla
con un bacio,
il suo bacio,
la sua musica,
ma fu improvvisamente
fermato,
bloccato,
annientato per sempre
sull’onda del mare
che l’aveva accolto
e ancora lo portava da lei