Massimo Spagna - Poesie

All’infinito

Ed il sole se ne va lento e silenzioso
a riposar il suo dolce cammino
nell’abbraccio di una sera
dove il vento di primavera
libera sciolti quei suoi profumi.

E vaga leggera
quella voce tra i cipressi
dove aspri i loro profumi
a togliere il silente respiro
mentre una lacrima cammina lenta.

E le tue mani così fredde
tremano quel dolore
sciolto nel grido di mille pensieri
mentre gli occhi inseguono l’infinito
ed il vento si fa più forte.

Ormeggerai sola
nel tempo dei tuoi passi
quei giorni felici e sapidi
sull’altalena della vita
i tuoi ricordi tornati vivi.

Mentre la sete di nostalgia
regnerà sovrana per sempre
nei tramonti di infiniti giorni
abbracciando la tua anima candida
come petali di mandorlo in fiore.

Quel lume che brillerà
tralucerà vivido negli occhi tuoi
e la notte ti racconterà parole d’amore
mentre i tuoi respiri ascolteranno
quasi d’incanto.

 

 

 

Le tue paure

Questo vento gelido spoglio
porta il mio vuoto sguardo
ondeggiar sul tuo viso stanco
a cercar vita.

Vola ondeggia e vaga il pensiero
lento e forte s’aggrappa
nell’imbrunire della sera
dove bussa nel profondo cuore.

E tu dolce donna
abbandonata al tuo ingiusto destino
non temere sconforto
nessun dolore t’appartiene.

Una mano tesa
ad accarezzar il dolore tuo
guarirà con il tempo giusto
ogni oscurità più grande.

Ho svelato che l’invisibile
non è più invisibile
ma la certezza di quella forza
ripone il suo sogno stringendoti.

Muoverò quella mia mano
per donarti parole
per contemplar in ginocchio a te
il mio silenzioso aiuto.

Traccerò su bianchi fogli
sino alla fine di quel giorno
ombre di mani
che abbracceranno le tue paure.

 

 

 

Quell’arido cuore

Insipide e fredde
queste tue crude parole
a sembrar uscite da bocche vuote
colme del male
e povere d’amore.

Non riuscirai mai
stolto nel cuore
a seminar l’amore
perché la bocca tua
parla solo alla notte buia.

E quanta la gente
che un giorno ti conobbe
ti teme da lontano
non per profusa paura
ma per povertà d’amore.

Fredda e ripugnante
sarà la mano tua
solo mossa a cercar
tra mille dolci cuori
quella meschina onnipotenza.

A distruggere in modo vile
quel che tu un giorno cercavi
ma non potrai mai toccare
nemmeno con le tue ormai fredde mani
perché questo sarà il tuo lungo destino.

Rimarrai solo, ad aspettar per sempre
che il vento freddo di quell’inverno
tornerà forte senza perdono
a nel silenzio della buia notte
ti porterà lontano senza ritorno.

Corri lontano uomo malvagio
fuggi lontano da queste mura
che hai reso grigie senza più luce
e porta con te il tuo vuoto cuore
io terrò il mio colmo d’amore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ricordi d’amore

A te, mia dolce luce
che sapevi donare ogni riflesso
ogni colore, ogni profumo
e quell’ombra di tanto amore
risplendeva calda ogni sera.

Mai potrò dimenticare
ogni tuo dolce risveglio
il profumo della pelle tua
quando un raggio di caldo sole
dipingeva il tuo sorriso.

La mano tua
stringeva la mia
lo sguardo tuo
incrociava il mio
il cuore tuo, batteva nel mio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Se sapessi

Prima che la luce del giorno
si spenga per sempre
lasciandosi alle spalle
bocche ormai senza parole.

Prima che quel cielo
dipinto dei colori dell’amore
tramonti per sempre
nel buio della notte.

Prima che la vita di quel fanciullo
viva sola per sempre
nell’amaro rimpianto
per non aver incontrato fortuna.

E solo prima che tutto possa nascere
solo prima che avrai chiuso quella porta
uscendo nel silenzio, dei passi tuoi
quante le cose, vorrei tu sapessi.

 

 

 

 

 

 

Ti porterò lontano

Ogni giorno, dentro il mio silenzio
nell’alba fresca del mattino
mi affaccio piano a quella finestra
chiusa dal tempo che scorre come acqua gelida
nel ruscello di speranze.

Dietro lei, con il profumo di vissuto
dove il mio respiro lento
disegna i miei grigi pensieri
e svaniscono poco per volta
nell’ombra china di un grande sogno.

E quel bambino su quel prato
abbandonato a piedi scalzi
infreddolito dalla brezza del mattino
rincorre il vento grigio come il fumo
con le braccia alte in cielo.

Forse tornerai amore mio
e avrai perso quel tuo grigio velo
che attimo dopo attimo
oscurava i tuoi occhi
e calpestava il tuo sorriso.

Ma io rimango ancora una volta
dietro quella fredda finestra
dove una leggera lacrima
scende sul mio viso
nella brezza del tramonto.

Ti porterò lontano amore mio
sopra soffici ali candide
come di infiniti miei pensieri
dove a carezzare quella mia ferita
sarà per sempre il tuo unico amore.