Mauro Monti - Poesie e Opere

Tardo

E quando sei colto da tè stesso,
accluso in una vigorosa concentrazione
e il maturare di un mutamento è concentrico,
la rifrazione viene tutta verso di tè,
sei un ostacolo che riflette,
In ogni suo senso.
La luce che vocifera e bisbiglia
al più tenero degli uditori.
Afferrare senza indugi e tantomeno tinte,
nella logica del fasto incomodo.
Movimenti faticosi,
tedio nello statico mentale,
estetico ed esuberante.
Mancanza di fluidità corporea.
Improvvisare è calcolo imperfetto.
Volgersi oltre, verso il confine
di ogni situazione credibile,
è mancanza di comunicazione,
e similmente sincerità persuasiva.
Gli impedimenti, precedono
perdono nel loro essere contundenti.
Non aver paura di sbattere
fa parte del cammino.

 

 

 

Sin dove posso

A tutti quelli che si fissano a guardare,
dinamismo indiscreto,
ufficiosamente scortato, scontato.
Meccanismi di formazione di massa,
reprimono ogni logica fruibile, fattibile.
Messa a punto di organizzazioni,
senza comunicativa, in cattività.
Alto grado, di convincimento, retrogrado.
Avvicinamento, vicenda tormentata, alternanza.
Rifiutati, a prescindere dal diritto inviolabile,
un dovere del mondo rapido, ripido.
Respinti con velenose parole.
Esuberante competizione.
la differenza è nell’incarnarsi in un traguardo,
equilibrato tirocinio,
movimenti sequenziali ritardati,
apprendimento, di futile utilità
dettato da imprescindibile convenzione.
Esibizioni esagerate, marcatamente sensoriali,
fondamentalismo pseudo intellettuale,
rincorrere queste modi, questi futuristi incerti.
Ciò mi rende conformista, definitivamente in opposizione.
unico stato fedele a me stesso,
al mio piacere interiore.

 

 

 

Pusillanime

Radiazioni luminose quadrate
suoni colorati di tinte neutre, gesti silenziosi,
strato liscio di verde opaco.
Emissione inorganica di un bagliore blu esile,
punto di riferimento di ominidi minacciosi.
Donne appariscenti denudate dal caso,
rischiarate da bassi lampioni.
Eseguire come di uno strumento scordato
la loro solitudine e dipendenza alla strada.
Arso dal sudore, ai margini del percorso,
calore instabile, inquietante, insopportabile, statico.
Sono apatico, ipnotizzato dal silenzio, atipico
per la mia scelta in fatto di amicizie.
Al tatto sostanze sintetiche,
incomprensibili nella funzione.
Etica contemporanea, occidentale inflessibile.
Dimenticare il passato, ma nemmeno troppo facilmente,
con un gesto specifico liberatene.
Accarezzato dalla negligenza,
comune paura, lenta andatura, giusta postura.
Seduto in attesa con le mani vuote
e gesticolanti in senso orario.
Disattenzione marcata di un sottoposto
alla caotica disciplina sociale,
ma non un mercenario arruolato solo per denaro.