Sono nato a Maddaloni nel 1959 e vivo e lavoro a Roma, sono appassionato di scherma, bici, trekking e tutti gli sport all’aria aperta.

Ho fatto più volte il Cammino di Santiago, nel 2017 quello francese, nel 2018 quello portoghese e Via de la Plata nel 2019. Negli ultimi anni ho scoperto che camminare e pregare per lunghe distanze mi fa star bene fisicamente e mi appaga interiormente, questo connubio mi ha fatto raggiungere alti valori spirituali, che non avrei mai pensato, e riflettere sulla natura dei sentimenti umani e sull’identità del rapporto indissolubile che lega l’uomo allo scorrere del tempo.

Ho avuto, come tutti, due nonni, il materno Domenico, passato a miglior vita prima che nascessi e quello paterno, Vincenzo, classe 1901, morto nel 1976, quando io avevo compiuto 16 anni e lui 74. Dal nonno paterno ho avuto la sua convinzione, quella di essere IL PRIMO, il primo figlio maschio di mio padre Luca, che a sua volta  era il primo figlio, mio nonno Vincenzo anch’egli primo figlio maschio  e via continuando indietro negli anni, da informazioni, almeno da 12 generazioni, un susseguirsi di Vincenzo e Luca.

Questa convinzione mi ha reso fiero ed orgoglioso, donandomi, durante la vita, di quella padronanza mentale che mi ha permesso di ammirare le cose belle ed elevate che mi circondano.

Non ho pretesa di fare il poeta, ma ho un irrefrenabile impulso di comunicare le mie idee, ammiratore delle cose belle ed elevate, esprimo la mia creatività espressamente dall’animo, ispirato dalla visione della realtà e dai sentimenti della vita.

Le opere non sono state pensate e scritte banalmente, dietro a ognuna di essa c’è stato un grande lavoro di ideazione, vedere le poesie evolvere e mutare è stato molto emozionante,
leggerle adesso mi rende soddisfatto del lavoro svolto.

Ad ogni opera ho associato un’immagine che richiamasse alla mente il suo contenuto, in modo da aiutare il lettore a raggiungere il messaggio profondo che gradirei trasmettere.