Ramsis D. BentivoglioMi chiamo Ramsis D. Bentivoglio. Sono nato a Faenza, provincia di Ravenna, 28 anni fa, il 7 di luglio. Come il nome lascia ben intendere, ho origini sia italiane da parte di madre, sia egizie da parte paterna. Gli intrecci famigliari prendono origine anche da zone polacche, siciliane e bolognesi, appunto, per il cognome Bentivoglio, da quando mio nonno si trasferì nella ridente cittadina delle ceramiche dove sono nato e sempre vissuto dall’età di 4 anni, dopo una breve parentesi forlivese.
Fin da bambino dimostro forte interesse per la poesia e la pittura, riscuotendo notevole successo e vincendo anche qualche concorso, sia di poesia che di disegno libero, più numerosi attestati di partecipazione.
Dopo gli studi alle scuole di II grado inferiori, mi iscrivo al Liceo Scientifico dove vengo iniziato, oltre agli studi di materie scientifiche ed umanistiche, al latino e alla filosofia, a cui mi appassiono.
Al Liceo continuo la mia passione per lo scrivere e nell’ultimo anno di scuola, in occasione della Festa della Liberazione del 25 aprile e in concomitanza con un concorso letterario istituito dal Comune e promosso da Carlo Lucarelli con un suo incipit da cui prendere ispirazione per scrivere un testo sulle Resistenza nel territorio locale, partecipo e vinco a pari-merito il primo premio con riconoscimento e premio in denaro, oltre alla preziosa foto con Lucarelli in persona. Il racconto è Almost Black, pubblicato poi sul giornalino locale Pipinè.
Dopo il Diploma nel 2005, mi iscrivo a Bologna a Biologia per intraprendere l’anno successivo Medicina, ma senza riscontro, mio malgrado. Da quell’insuccesso e, in parte delusione, inizio a scrivere seriamente, dedicandomi ad un saggio ispirato da una lettura di De Crescenzo, sull’elogio della Bugia. Lo mando a numerosi editori, anche al Mulino, ricevendo note positive e anche qualche proposta, anche se solo su mio contributo, che rifiuto, ma che mi sprona a proseguire.
Nel frattempo, intraprendo il Servizio Civile Nazionale presso l’AUSL di Ravenna e Faenza e subito dopo frequento un corso di lingua inglese a Philadelphia per tre mesi, occasione per vivere in un altro continente e conoscere una cultura diversa, sotto molti aspetti, dalla nostra, approfondendo la lingua solo preparata, mio malgrado superficialmente, a scuola.
Partecipo a numerosi altri concorsi, anche di poesia, sono selezionato per un paio di Antologie di poesia e Roma presso Perrone Editore. Scrivo, soprattutto, però di prosa. Qualche anno fa conosco Massimo Carlotto a cui sottopongo un mio testo di narrativa, ricevendo una buona critica con consigli utili per migliorare tecnica e sviluppo. Rimango in contatto tutt’ora, anche come amico.
Nell’ultimo anno inizio a scrivere per la Siparium Mirabiliae di Faenza, un’associazione culturale che vuol promuovere attraverso teatro, spettacoli e cinema, di cui sono il redattore ufficiale, uno sprono campanilistico nel territorio. Grazie a questa vetrina mi faccio conoscere a Roma presso l’Araldo dello Spettacolo on-line, con cui inizio a collaborare e presso cui, ogni settimana, pubblico rassegne, biografie di star, recensioni ed interviste, non ultima quella con Carlotto sull’ultimo libro del collettivo Sabot. A Faenza contatto Sette Sere e vengo ricevuto dal redattore dello spettacolo con cui inizio una collaborazione nell’ambito dell’intrattenimento culturale locale, pubblicando due interviste, in attesa di un nuovo articolo su Esodo Pratelli, noto artista faentino di inizio novecento e poco conosciuto nella sua terra natia.
Sono arrivato tra i finalisti del concorso indetto da Bottega Finzioni per Scrivi a Scriba, nella sezione teatro. Al momento attendo conferme per un testo/dizionario di cinema sui film di e su Halloween, con l’editore Il Foglio.
Mi dedico alla scrittura vera e propria ormai da 9 anni e la mia ambizione è raggiungere un nome conosciuto, essere pubblicato, sviluppando sia la parte creativa di fiction sia quella più metodica delle recensioni giornalistiche. Ultimamente sto sviluppando una serie di filastrocche sulle città romagnole, ispirate a storie antiche e leggendarie, per bambini dagli 8 anni in su, per favorire un approccio ludico e poetico alla storia nelle scuole.
Credo nel cercare sempre strade nuove per raccontare quello che è già stato raccontato.
Da poco ho un blog che racchiude molte delle mie pubblicazioni web . Granchio letterato su WordPress.com.