Domina Pulchritudo

Essenze di spirito
Incidono carnose
Leggiadrie di Maestà.
Stupito e timoroso
Percepire di santi
Perso in ciò che è
Elevarsi umano.

E la spiritualità
S’incarnò… di bellezza.
E la bellezza
Costruì … coscienze.
In dialettiche armonie.
E nei valori perenni
La Civiltà fruttificò
La coscienza assoluta.

L’iniziazione al cerchio
Si è conclusa nell’unico
Fulcro che la materia
Tutta sviluppa equa.

Rapportarsi irraggiato
Di vite e imprimere
Testimonianze su pietre
E nel fluire di cromie
Il trasparire di Venere.

Martedì 4 maggio 2010


CosmoAgonia

Paterno grembo
Innalzarsi a circolare….
Su lacrime di sangue
Perse nella battaglia
E raccolte da raggi
Discesi a illuminare…

Abbraccia l’Uomo
Al cui dolore sei
Luminoso compatire
E recagli le carezze
Della Luna che mite
Lo inizia al sacrificio
… Della notte…

Siamo titani decaduti
E angeli con ali violate.
L’occhio più non sa
Osare nel tuo orizzonte…
Orbita nel suo cerchio
Dimentico della potenza
Che lo generò… nella luce…

Gravida sacerdotessa
E’ la Luna che dona
Le acque del parto
Alla Terra gestante …
Venere ti attende…
Per celebrare le nozze
Nel grembo della Luna…

Altro sarà l’Uomo…
Seminato nel sangue
E risorto in primavere
…Irradiate di Sole…

domenica 22 gennaio 2012


Silenti sentire sentieri

Sulla fangosa e irta salita
Bela e cammina il gregge
E segue te, Santino, il pastore
Dalla barba dura e fiera.
S’inerpica tra campi umidi
Di vita, mentre il sole bacia
Il freddo in cristalline sculture.

La collina echeggia di campane,
Ululati e belati , che emergono
E svaniscono nel seno del silenzio.
Il gregge rientra nel vecchio casolare
Diroccato, ed ecco, tutto si acquieta
All’ombra del frondoso lauro.

Tutto è dialogo e ogni ente
Nel respiro è frammento vivo.
Ogni parola riposa sotto tenero
Muschio , che devoto e discreto
Ne conserva il segreto
Da arsure di rumore.

Radici salde siano i tuoi piedi,
Ampie ali le tue braccia.
Conservati fanciullo in ruvida corteccia.
E quando , ormai stanco e sazio
Di giorni , sarai chiamato a varcare
Il confine di un mondo altro,
Saprai risvegliarti nella stessa
Meraviglia che t’irraggiò uomo.

Candida la luna rosseggia ,
Il vecchio lauro si risveglia
Tra vapori di latte : la vita
Emerge improvvisa dalla nebbia
E plasma inediti i ritmi di sempre.
Il creato s’inonda nel sole
Che lo abbraccia nei suoi raggi.

Tutto è dialogo e ogni ente
Nel silenzio è verbo in eco.
Ogni parola vive sotto morbido
Muschio che ,discreto e devoto,
Ne conserva il segreto
Da arsure di possesso.

Mercoledì 24 dicembre 2003
( Narrativa in prosa lirica PARTORITA la notte di Natale del 2003 e sintetizzata nel settembre 2014)