Nato a Oggiono, provincia di Lecco, il 23/04/1983. Laureato in Lettere moderne presso l’Università degli studi di Milano. Finora ha pubblicato una raccolta di poesie nel 2009 dal titolo “Respirazione bocca a bocca” (Montedit, collana i gigli ). Nel 2005 conferito con la segnalazione di merito con la poesia “Settimo Giorno” al XLIII premio “aspera”. Nel 2007 Secondo posto al Concorso Internazionale di poesia “Club Poeti 2007”. Ha partecipato ad altri concorsi e le sue poesie sono presenti in diverse antologie.

“La poesia è parte della carne e parte dalla carne, da qualsiasi parte del corpo e viene tradotta dall’anima”.

La sua poesia nasce dall’osservazione delle piccole cose e dalla riflessione sui momenti invisibili della vita, quelli di cui non ci si ricorda, quelli anonimi che passano senza essere visti ma che in realtà lasciano una scia di intenso significato, gesti pensieri smorfie che diventano lo specchio di
tutte le nostre pulsioni.
Esiste una sensuale intesa tra il corpo e l’anima; la poesia cerca di unire questi due elementi attraverso una sperimentazione linguistica e di forma. La parola è materia , ma soprattutto testimonianza di vita, della propria e di quella che ci circonda.
Analizzare il sentimento attraverso la poesia, anche solamente raccontare “il sentimento” è un’operazione apparentemente molto difficile soprattutto perché si ha l’idea che sia fuori moda o fuori epoca. Questa però è anche la forza della “parola poetica” : essere fuori da tutto e quindi sempre presente, sempre metamorfica sempre “in potenza” sempre voce perché parte sempre da quell’eterno che noi chiamiamo anima. Questa forza porta a una sorta di “miracolosa guarigione” dove l’uomo esplora e sperimenta ed esplorando e sperimentando prende coscienza di sé e del mondo che lo racchiude.

“[…] Perchè c’è solo una grande avventura, ed è al didentro, verso l’io, e per questo non contano né il tempo, né lo spazio, e nemmeno le azioni”. Henry Miller – Tropico del Capricorno

“Se la poesia è fuori moda io sono l’ultimo poeta moderno e il primo contemporaneo”