TRAFFICO
Del tuo nascere molteplici le cause,
Accelerazioni, decelerazioni e pause;
Affluenti e subaffluenti convergenti
Di metallici fiumi persistenti;
Senza sorgente, senza foce,
Clacson e freni son la tua voce;
Cumuli di serpenti aggrovigliati,
Ruggiti di cuori massificati;
Perpetui i tuoi moti alternati,
da semafori e incroci supportati;
Raccordo, Consolari e tangenziale,
Ti esaltan in maniera esponenziale;
Suona il tuo inno alle 6 pomeridiane,
Direzioni infinite vicine e lontane;
Parole, gesti e mimiche facciali,
DI manovre azzardate casuali;
Fugaci incontri destinati,
di perenni esseri stressati.
NASONE
Da fine 800 risiedi qui in città,
custode quieto di bugie e verità;
Cilindrica è la fattezza,
di circa 1 m e 20 l’altezza;
anima d’acqua e corpo in ghisa,
di drago la testa ne è incisa
non ti intaccan ne tempo ne usura
rè senza corona eroe senza paura
di osteoporosi la prevenzione,
della città ne sei l’istituzione
dispensi ristoro in poco spazio,
allieti tutti senza chieder dazio;
Al non curarti di tempo e pressione,
di Roma sei ora vanto e istituzione.
BUCHE
Di molteplici grandezze e forme
Ellissi e rettangoli,
Trapezi e triangoli,
Da voragini a semplici orme
Teatro naturale di voli acrobatici,
Esemplari e pittoreschi,
Casuali e grotteschi,
Fan la fortuna di carrozzieri e meccanici;
All’attenzione richiamate il conducente
Improvvise le sterzate,
Violente son le frenate
Decisivo evitar l’impatto imminente
Sotto l’acqua il vostro nascondiglio
Silenziose e pazienti,
Voraci e resistenti,
Nessuno scampo nessun appiglio
Dell’asfalto la formula sconosciuta,
Che sia per alchimia,
oppure per magia,
La soluzione ne resta insoluta.