Poesie
A lei
Ai margini impensati di una esistenza donata
Ad ogni tuo tentativo sei stata lodata
Un tragico risvolto ha poi disilluso
chi su di te puntava il dito deluso
ma non l’accudente amore che su di te vegliava.
Vanità è sacra se educa il tenero sentire
come quando la mano amata,
toccando quel dolore, lo fa regredire.
A lui che mentì
Gelanti parole confermarono il gesto,
nulla valsero le lacrime fino al pianto funesto,
che il corpo provò come un bimbo denutrito
di amore, calore e cura che mai ti fecero pentito
di aver al tuo cuore un tempo narrato
la menzogna travestita da dolce promessa
che illusa vibrava ignara e indefessa
tra stilli di sangue del mio volto bagnato.
Ma un giorno verrà chi amerà silente
questa esiliata anima che tra le mani fremente
Coccola felice una aurora sensuale,
preziosa creatura dalla voce infernale.