VittoriaNasce a Catania nel 1974. Temperamento estremamente vivace, curiosa ed attratta da tutto ciò che , dalla parola all’immagine, possiede senso artistico ed estetico. Alla ricerca continua di nuovi interessi fa tutto ciò che l ‘appassiona. L’incontro con la Psicologia le cambia la vita e per essa mette in discussione tutto. Si laurea nel 2003 ed intraprende subito la strada di ricercatrice assecondando le sue inclinazioni. La ricerca l’affascina molto perché le permette di osservare aspetti sempre diversi della mente umana utilizzando metodologie d’approccio differenti. Dopo tre anni abbandona questa strada, pur continuando a coltivare il suo spirito curioso. Negli anni successivi si iscrive alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia e questo produce una profonda modificazione nel suo modo di sperimentare la vita, le esperienze e la ricerca stessa. Ritrova così, nelle forme artistiche di vario genere, il canale preferenziale per l’espressione delle emozioni. Dagli origami alla poesia, dal disegno alla pittura passando anche per la scultura sperimenta in modo diretto diversi tipi di linguaggi che vanno oltre gli strumenti classici come lo Psicodramma. Di li a poco inizia a scrivere una serie di racconti. Dopo quattro anni di specializzazione consegue la qualifica con una tesi innovativa sull’utilizzo della pratica degli origami in ambito clinico. Si interessa, in maniera parallela, anche delle dinamiche psicologiche in alcuni giochi di ruolo basati su strategie militari. Qui nasce il progetto di un romanzo in cui, attraverso un gioco di ruolo, la realtà piomba nella fantasia rendendola realizzabile. Alla fine del 2013 avviene un incontro che le cambia nuovamente la vita e riscopre la poesia ed il risveglio dell’anima. La spinta propulsiva a non tenere più solo per se ciò che i riflessi della sua anima vedono arriva un anno dopo e completa un quadro in divenire perpetuo. La poesia che apre le porte di questa sua nuova avventura si intitola “Legami” e corrisponde un tentativo di tradurre, in forma grafemica, tutto ciò che il suo corpo ed i suoi sensi percepiscono nell’incontro e nel contatto con il mondo e con la parte più profonda e censurata di se stessi.