STRAPPAMI LE ALI

Sono un giullare in un bar od un semplice cantastorie, vivo di spiccioli per strada e di arti amatorie. Ti ho conosciuta in una sera scura mentre eri già primavera. Un vestito bianco ed un caldo sinuoso fianco. Gli occhi accesi, vispi ed indecisi, non sapevano se accettare le lusinghe del piacere ma al mistero non potevano ovviare.
Strappami le ali, strappami la libertà. Stringiti al mio petto, perdi la tua identità. Bagnami le labbra con la tua sensualità. Sarò tuo l’estate o forse, forse finirà.

Sono un segreto nascosto od una gioia che non conosco, mi svelo al calore che solo sa darmi l’amore. Sembravi perfetta, mora e premurosa. Ero lì fermo in agguato, ho svelato il mio stato e sono tramortito dinanzi al tuo sguardo fatato.
Strappami le ali, strappami la libertà. Stringiti al mio petto, perdi la tua identità. Sciogli il mio imbarazzo con la tua semplicità. Sarò tuo l’estate e forse per l’eternità.

Sono un dolce proibito od un innocente inquisito. Scherzo con le parole, insegnandole a rubare il cuore di chi mi sa incantare. Ti ritrovo adesso tesa e pensierosa. Cosa posso raccontarti? Eri tu che non volevi amarmi. Ed io? Perché dovrei scusarmi?
Strappami le ali, strappami la libertà. Stringiti al mio petto, perdi la tua identità. Mangiami la vita con la tua voracità. Sarò tuo l’estate o forse, forse finirà.
Strappami le ali, strappami la libertà. Stringiti al mio petto, perdi la tua identità. Toglimi la vita con la tua morbosità. Sarò tuo l’estate e forse per l’eternità.