La metà di me

Lui è.
Lui è
un sorriso stanco per salire agli occhi,
occhi seri e belli
che parlano di desideri, angoscie e dolore.
Lui è.
Lui è
un cuore incapace di negare se chiedi,
un sì pesante da pronunciare
ma regalato sempre,
strappato a forza a chi vuole sparire.
Lui è.
Lui è
tristezza che si veste di gioia,
lui è dubbio che assicura certezza,
lui è stanchezza che ti culla e ti quieta.
Lui è.
Lui è, lui può, lui sarà
per sempre, la mia seconda metà.


Le ore di oggi

Dietro le palpebre chiuse,
menzoniere di oblio,
mi abbandono nel vento
che spira dal cuore
rinfrescando i pensieri.
Non ho nostalgia dei giorni passati,
amo il mio tempo,
attimi ed ore
che assaporo con loro.
Hanno il gusto del sale
condito di miele,
di spezie e magia.
Sollevo le palpebre
riarse di luce,
l’aurora che scivola timida,
respiro lenta,
rimango in ascolto
di un silenzio che parla,
lo sento,
ha la voce di bambini amati,
ha la voce di te mio unico amore.


Tramonto

Si alternano i colori
sul palco all’orizzonte,
spettacolo di luce,
riflessi incandescenti.
Il giallo entra in scena
saluta il pubblico in attesa
e dopo un caldo abbraccio
riceve l’arancio e il rosa tenue.
Ma ecco che d’improvviso
prorompe un rosso vivo,
incendia occhi e visi
si sofferma un solo istante
e si scioglie mano mano
in scintille di oro bruno.
E’ il tempo dei saluti
ci si china a mani unite
sta calando il sipario
sull’applauso della notte
che ringrazia compiaciuta.


Mamma

Da una terra profumata di sale,

di mirto e di vento,

sei arrivata come una brezza leggera.

Un viaggio nel liquido verde

ma senza ritorno,

verso il tuo oggi immutato di sempre,

fatto di giorni infiniti,

come i granelli finissimi

della tua candida sabbia.

Ancora bambina

con pelle di ambra e occhi di perla,

hai donato amandoci

i tuoi giochi e il tuo cuore.

Riccioli neri come ali di rondine

ancora brillano tra fili di seta.

Sei cresciuta bambina

così solitaria e fiera

come la tua aspra terra

bagnata di mare

e ammantata di sole.


Sogni

Se…

Se cielo e stelle

custodi dei sogni

non più tacessero.

Se l’universo folle confessasse

i bisbigli e i sussurri,

che salgono

all’altare delle stelle

nell’ora più sincera.

Se il manto della notte

che protegge dai timori

e cela i rossori,

spruzzasse di magia

i muti desideri.

Se…

Se soltanto la luna

cullasse infinita.


Divento grande

Cantilena di bambini

che saluta il vecchio sole,

caldo amico dell’estate

li accompagna mesto e saggio.

Il profumo del mattino

scioglie latte, fresco e foglie

e accarezza lieve e dolce

quei visini incuriositi.

Lento lento scorre il tempo,

annoiato e insonnolito,

strizza l’occhio e comprensivo

sbuffa e suona un trillo acuto.

Filastrocca di scolari

ora lieta e spensierata,

tra ghirlande di manine

canta gaia al vecchio sole.


E Tu

E tu non ci sei più.

Libri ordinati e polverosi,

cassetti che raccontano di te,

i tuoi fogli, profumi e colori

sono muti, solitari, sopiti.

I miei occhi frugano intorno,

ti cercano inquieti e timorosi,

il silenzio è un vociare lontano,

eco di immagini, pensieri, ricordi.

E tu ci sarai per sempre…

perché ti amo nel silenzio del cuore,

perché ti parlo alle stelle del Cielo,

perché ti abbraccio nell’aurora dorata,

perché ti cullo vegliando alla luna.


La donna dipinta

La donna dipinta
sorride ammaliante,
la donna dipinta
ascolta distratta,
la donna dipinta volteggia sicura.
La donna dipinta
si guarda allo specchio,
si spoglia, si volta, si osserva,
sobbalza stupita,
lo vede,
un arco di sale e di amaro
sul viso distorto.